Cronaca

  Solvay: quelle spiagge troppo bianche

 

di Massimo Maria Amorosini

L’ONA chiede piena luce sulla questione Solvay. Presso Rosignano Marittimo ha sede uno stabilimento della Solvay, tristemente noto per l’utilizzo di amianto, che ha determinato una vera e propria epidemia tra i dipendenti ed ex dipendenti, come più volte sottolineato dall’ONA e dall’Avv. Ezio Bonanni.

Si deve ricordare che la Commissione Amianto del Ministero dell’Ambiente, nominata dall’ex Ministro Costa, e di cui lo stesso Bonanni faceva parte, aveva elaborato un testo di legge che il Ministro Cingolani ha tenuto nel cassetto. A nulla erano valsi i solleciti dei Commissari, perché il loro lavoro potesse essere portato all’attenzione del Consiglio dei Ministri: il Ministro Cingolani non ha avuto tempo di affrontare il tema amianto. “Rimaniamo certamente sconcertati per il fatto che l’allora Ministro dell’Ambiente, Roberto Cingolani, sia rimasto inerte su questo tema, quello dell’amianto, che è così serio e drammatico e che non può essere delegato, sempre e soltanto, alla Magistratura. Nel nostro caso, dopo l’impegno dell’allora Ministro Sergio Costa, che aveva istituito la Commissione, e alla luce del lavoro predisposto, sarebbe stato doveroso quantomeno tenerne conto, mentre invece, nulla, silenzio più totale da parte del Ministro, voluto da Draghi, e ora ancora con un rilievo istituzionale. Confidiamo che il nuovo Ministero dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, del quale nutriamo grande stima, possa finalmente affrontare questo come tutti gli altri problemi ambientali, come quello delle spiagge bianche”, queste le parole del presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto. Sulla vicenda giudiziaria però Bonanni non fa commenti, “Non possiamo dir nulla per adesso, perché le indagini sono in corso, e naturalmente vige la presunzione di innocenza. Ci costituiremo parte civile nel caso ci fosse un rinvio a giudizio” – conclude Bonanni, Presidente dell’ONA, e già componente della Commissione Amianto del Ministero dell’Ambiente. Il tema più specifico delle spiagge bianche è quello dell’Aia (autorizzazione integrata ambientale), la cui concessione, con 5 anni di anticipo, è sotto la lente di ingrandimento della Procura della Repubblica di Roma, e naturalmente a vigilare è anche l’ONA, che, pur essendo rispettosa dei ruoli istituzionali, non può non tener conto del rischio ambientale. Quest’ultima, infatti, è stata concessa il 20.01.2022 dal Mite, di cui all’epoca era Ministro Cingolani. L’inchiesta prende lo spunto dalla segnalazione della Bluebell, che rileva lo sversamento in mare della soda e gli effetti sulle spiagge, che fu allora oggetto di attenzione dell’ONA, Osservatorio Nazionale Amianto, e dell’Avv. Ezio Bonanni. L’esposto venne firmato anche dall’allora Senatore dei 5 Stelle, Elio Lannutti. Si contestava e si contesta all’ex Ministro di aver concesso l’Aia sullo stabilimento di Rosignano con 5 anni di anticipo rispetto alla scadenza naturale dell’autorizzazione precedente, e sorvolando sui rischi per l’ambientee la salute. L’ONA ha rilevato che ci sono a tutt’oggi dei concreti rischi ambientali, ed è rilevante che lo stesso Ministero avesse, all’epoca, rimarcato come ‘fossero ancora in corso ulteriori verifiche sulle questioni ambientali di più ampio respiro’. Per questi motivi, al di là di quella che sarà la decisione della Procura di Roma, ciò che è rilevante è il fatto che sia indispensabile la prevenzione primaria e quindi evitare che ci siano ulteriori sversamenti di soda, per questioni di rischio legate anche all’amianto, profilo che è stato scarsamente attenzionato dallo stesso Ministero dell’Ambiente, nel tempo.

È noto il caso di Massimiliano Posarelli, il cui padre, Romano Posarelli, è deceduto per tumore del polmone, e per il quale ci fu un procedimento penale, poi con proscioglimento per morte dell’imputato, e conseguente giudizio civile e condanna al risarcimento del danno, da parte del Tribunale di Livorno, a carico della stessa Solvay. L’esposizione ad amianto è quindi un tema che si unisce a quello delle c.d. spiagge bianche, anzi di spiagge troppo bianche, che sembrano caraibiche, ma invece sono il risultato dello sversamento della soda in mare. Così per i morti di amianto, dal mesoteliomaal tumore del polmone, dall’asbestosi al tumore della laringe, e così via, un dato epidemiologico che è stato attenzionato anche dallo stesso Avv. Ezio Bonanni, in numerosi procedimenti.La condanna per il caso di Posarelli è stata recentemente confermata anche dalla Corte di Appello di Firenze, Sezione Lavoro, n. 438/2023. Sempre recentemente, su un altro caso, si è pronunciata, in via definitiva, la Suprema Corte di Cassazione, che ha confermato la condanna, sempre a carico della Solvay, per la malattia di un altro ex dipendente, dopo il riconoscimento dell’INAIL, e nei due gradi di giudizio.

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