di Viola Scipioni
I sondaggi segnano l’operato dei partiti politici dell’ultimo mese, evidenziando l’indice di gradimento degli italiani riguardo soprattutto quanto svolto dall’esecutivo. Secondo il sondaggio del Corriere della Sera, Meloni ha risentito su di sé il giudizio negativo degli italiani riguardo l’avvio dell’iter della riforma costituzionale sul premierato, l’approvazione della legge di Bilancio e l’accordo dei migranti con l’Albania. Al di là della presunta incostituzionalità albanese dell’accordo sui migranti e dello scetticismo attorno la riforma del premierato, ciò che ha creato particolare insoddisfazione negli italiani è la legge di Bilancio: non essendo ancora stata approvata, e avendo ricevuto il via libera soltanto nella notte tra domenica 17 dicembre e lunedì 18 dicembre, non mette d’accordo l’opinione di tutti, vedendo quindi la figura di Giorgia Meloni perdere punti, mentre si allinea con quella del suo partito. Partito che, nonostante quanto accaduto con il treno fermato da ministro Lollobrigida a Ciampino e la polemica del ministro Crosetto con la magistratura, sembra comunque guadagnare lo 0,8%, arrivando a toccare il 29,3% nell’intenzione di voto. Questi sondaggi si allineano significativamente ad altri svolti da YouTrend/Agi e da La7, confermando quindi il dominio di FdI a quasi un anno e mezzo dal voto delle politiche del 2022. Ciò che mette tutti d’accordo, inoltre, è la continua e coerente decadenza degli altri partiti della coalizione: la Lega di Salvini continua a perdere punti di gradimento e il suo leader non sembra più conquistare il cuore degli italiani come nel 2019, dirigendosi forse in un punto di non ritorno; situazione simile per FI che continua a risentire della morte di Silvio Berlusconi e forse dell’incapacità di Tajani di adattarsi alle nuove riforme politiche.
Nell’opposizione, tutti i sondaggi concordano su una lievissima crescita del Pd e del M5S, segnalando altresì nessun cambiamento nei partiti minori dell’Alleanza Verdi Sinistra, Azione e Iv.
