Covid

Sputnik, Campania comprerà il vaccino e il Lazio lo sperimenta

La Regione Campania acquisterà il vaccino anti Covid russo Sputnik appena disponibile in Europa, la Regione Lazio avvierà dopo Pasqua la sperimentazione.

Il Presidente De Luca ha spiegato che Soresa, la società della Regione che svolge il ruolo degli acquisti dei prodotti destinati alla Sanità  regionale, ha affidato all’operatore economico Human Vaccine, rappresentato dal Fondo russo per gli investimenti diretti (Rdif), la fornitura del vaccino anti Covid-19.

La fornitura è subordinT al sì di Ema e Aifa ,ma  con l’annuncio si chiude una procedura iniziata lo scorso 2 marzo, quando la Giunta  ha demandato a Soresa “ogni adempimento attuativo” per “la verifica della possibilità di acquisire sul mercato dosi vaccinali ulteriori rispetto a quelle disponibili per il territorio regionale della Campania”.

Soresa ha verificato la disponibilità da parte di società farmaceutiche che abbiano prodotto vaccini per l’immunizzazione del Sars-Cov-2 “già autorizzati ovvero in corso di autorizzazione presso l’Ema e l’Aifa e già in corso di somministrazione in Italia o in altri Paesi europei o extraeuropei”. Human Vaccine, si legge nella determina, ”è stato l’unico, tra quelli interpellati, a manifestare la disponibilità a fornire alla Regione Campania un vaccino″.

Soresa si legge ancora  “ha condotto con l’operatore economico, in considerazione della peculiarità dell’oggetto del potenziale affidamento, della sua natura, della complessità dell’operazione e del rischio connesso, un’intesa attività di confronto e di negoziazione rispetto all’offerta iniziale, per ottenere, nel rispetto della normativa vigente in materia, condizioni vantaggiose per la fornitura del siero vaccinale”.

La vice ministra degli Esteri, Marina Sereni chiarisce che “se arriveranno le forniture
sottoscritte sui vaccini sinora dall’Agenzia europea dei medicinali (Ema), forse non ci sarà bisogno del preparato russo Sputnik V: se non sarà così, tuttavia, la salute dei cittadini viene prima della geopolitica”… “Non sfuggono le ragioni geopolitiche –  agiunge- per cui l’Europa potrebbe fare a meno di utilizzare il vaccino russo ma c’è una condizione prevalente: dobbiamo garantire vaccini ai nostri cittadini”, ha confermato a 24Mattino su Radio24. 

Dopo Pasqua, come già annunciato,  verrà avviata all’Istituto Spallanzani, in collaborazione con l’Istituto Gamaleya, una doppia sperimentazione col vaccino Sputnik. Lo studio, secondo quanto si apprende, riguarderà l’efficacia del siero russo sulle varianti, in particolare quelle brasiliana, sudafricana e inglese, e anche il suo uso come richiamo in soggetti che hanno ricevuto la prima dose di un vaccino affine per struttura, ovvero ad esempio Astrazeneca.

È prevista anche una collaborazione con l’Istituto Sacco di Milano. Nella prima fase di sperimentazione l’Istituto russo metterà a disposizione 100 dosi.

AGC GreenCom 

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