Insieme all’assessore allo sport Alessandro Onorato e alla presenza tra gli altri dell’assessore allo Sport del Municipio II Rino Fabiano abbiamo effettuato un sopralluogo allo stadio Flaminio per verificare la situazione di un impianto che rappresenta ormai da molti anni una ferita aperta nel cuore della città.
Senza ulteriori ritardi, vogliamo attivarci per ridare vita ad una struttura così importante e strategica per il quadrante del Municipio II e per l’intera città, considerato che al momento non sono pervenuti a Roma Capitale progetti concreti di rilancio né da parte del gruppo della AS Roma Nuoto né da parte della società Lazio Calcio.
Abbiamo bisogno, dunque, di progetti completi che, grazie anche al nuovo decreto legislativo che ha modificato la legge sugli stadi, ci permettano di realizzare una serie di interventi senza stravolgere la vocazione sportiva e il vincolo monumentale-architettonico di una struttura come il Flaminio soggetto a tutela.
Bisogna realizzare un’opera che sia al servizio del territorio, riaprendo le palestre e la piscina che sono collocati al di sotto degli spalti, ma allo stesso tempo che sia di tipo multidisciplinare. Penso ad esempio all’ipotesi, da valutare e approfondire, che il Flaminio, a seguito di una eventuale copertura, possa diventare la sede romana per l’atletica indoor e per il velodromo. Due tipologie di impianti di cui la città è priva e che la escludono da qualsiasi circuito nazionale o internazionale per quelle discipline.
C’è molto da lavorare e in qualità di presidente della Commissione Sport assicuro fin da ora all’assessore la piena collaborazione per la valorizzazione del Flaminio.
Così in una nota il consigliere capitolino Ferdinando Bonessio, presidente della Commissione Sport di Roma Capitale
