Politica

Superbonus, le proposte delle imprese al tavolo tecnico del ministero dell’Economia

di Chiara Napoleoni

Va avanti la trattativa tra Governo e imprese sulle questioni legate al Superbonus, che con un Decreto ad hoc, il Governo ha praticamente congelato per evitare un innalzamento incontrollabile del debito pubblico. Si è aperto al ministero dell’Economia un tavolo tecnico dove le rappresentanze datoriali hanno iniziato a portare le loro proposte. Il problema dei crediti incagliati del Superbonus di gfatto e nella sostanza, mette d’accordo ministero dell’Economia e associazioni di categoria almeno sui tempi, perché per tutti è molto urgente intervenire, ma non c’è ancora una soluzione condivisa. Le associazioni chiedono che scendano in campo le partecipate, le uniche con la capacità sufficiente di acquistare la mole di crediti (19 miliardi) che soffoca le imprese, ma il governo sta invece ancora studiando una soluzione con le banche, rifacendo insieme i conti sullo spazio fiscale che realmente hanno per assorbire ancora crediti dalle aziende. Intanto il tavolo, presieduto dal Viceministro dell’Economia, Leo, va avanti e arrivano le prime proposte. I rappresentanti di Confartigianato sono intervenuti  per individuare soluzioni al problema dei crediti fiscali incagliati delle imprese che hanno effettuato lavori utilizzando i bonus edilizia. Confartigianato ha ribadito i fronti sui quali è urgente agire per risolvere la grave situazione in cui versano le imprese. La scelta di aumentare la capacità di assorbimento dei crediti da parte delle banche, secondo la Confederazione deve essere attentamente valutata alla luce della residua capacità fiscale degli istituti e del fatto che la gestione degli acquisti risulta poco appetibile per i crediti di importo più ridotto, in quanto meno remunerativa. In ogni caso, va messa in campo un’alternativa attraverso l’intervento di un acquirente pubblico di ultima istanza, in presenza di una massa significativa di crediti frammentata in una pluralità di singoli crediti di importo ridotto. Confartigianato ha chiesto anche di ampliare l’arco temporale di utilizzo dei crediti in compensazione. In assenza della necessaria capienza fiscale, le imprese che hanno nei cassetti fiscali i crediti perdono infatti una parte del credito loro spettante. Sollecitato anche il rinvio della data entro la quale è necessario aver presentato la CILA per poter mantenere la possibilità di cessione/sconto del credito. Per il limitato valore dei lavori di edilizia libera non assistiti da CILA, Confartigianato chiede che sia consentito di autocertificare, da parte del contribuente, la data di avvio tali lavori. E per gli interventi superbonus relativi alla ricostruzione degli immobili danneggiati da eventi sismici per i quali la detrazione del 110% è ammessa sino al 2025, è stato chiesto di mantenere la possibilità di sconto/cessione del credito. I rappresentanti del Ministero hanno raccolto le indicazioni di Confartigianato e delle altre Associazioni intervenute all’incontro, sottolineando l’intenzione di agire molto rapidamente sulle priorità dei crediti incagliati e della gestione del periodo transitorio. Tuttavia occorre attendere il parere di Eurostat che sarà ufficializzato il 1° marzo. Il tavolo tecnico sarà pertanto riconvocato dopo questa data. Va detto poi della richiesta formulata da Cna che al tavolo tecnico ha chiesto un Decreto urgente per sbloccare i crediti incagliati. La Confederazione degli artigiani e delle piccole imprese ha sottolineato che la disponibilità del Governo di risolvere l’emergenza dei crediti incagliati nei cassetti fiscali delle imprese dovrà tradursi nei prossimi giorni in un provvedimento urgente. L’ipotesi di utilizzare gli F24 dovrà impegnare prioritariamente il sistema bancario a destinare la nuova capienza per acquistare i crediti nei cassetti fiscali delle piccole imprese di ogni importo e per tutte le tipologie di bonus. Al tavolo CNA ha inoltre chiesto una cabina di monitoraggio presso il MEF sui flussi di crediti che saranno ceduti ed acquisiti dagli intermediari finanziari e sui tassi che verranno applicati alle nuove operazioni di acquisto. Infine per quanto riguarda l’incertezza sui bonus minori generata dall’ultimo decreto del Governo, CNA ha chiesto che l’autodichiarazione del committente sia sufficiente per certificare la data di inizio lavori e poter utilizzare così la cessione del credito.

aggiornamento Superbonus ore 14.52

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