“Grazie per la fiducia che mi avete concesso, per la stima e l’amicizia e l’entusiasmo dimostrato in questi due giorni”. Così Antonio Tajani dal palco del Congresso di Forza Italia che lo ha eletto all’unanimità segretario nazionale. “Il primo messaggio che mi è arrivato è stato quello di Marina e Pier Silvio Berlusconi che inviano a tutti voi un augurio di buon lavoro anche in vista delle prossime elezioni europee. La famiglia Berlusconi continua a seguire nel rispetto dei ruoli la più bella creatura di Silvio B che è Forza Italia”.
TAJANI: SONDAGGI DIRE E CORSERA DICONO CHE STIAMO CRESCENDO
“Questa mattina sul Corriere della sera è stato pubblicato un sondaggio che vede aumentare il consenso di Forza Italia. Contemporaneamente sull’agenzia Dire usciva un altro sondaggio che diceva che Fi cresce ancora. Quindi, la percezione registrata è molto chiara: i consensi di Fi aumentano di giorno in giorno”. Così Antonio Tajani dal palco del congresso di Forza Italia che lo ha appena eletto Segretario nazionale.
“Questa è la mia famiglia. Trent’anni di vita in questa avventura non sono pochi. Sono felice, mi sento una grande responsabilità sulle spalle: non è facile indossare la fascia di capitano quando l’ha indossata Silvio Berlusconi. Non sarò Maradona. Ma cercherò di far sì che questo movimento coinvolga il maggior numero di persone”, ha spiegato il ministro degli Esteri. Tajani ha spiegato che punterà molto “sugli amministratori locali, cercherò di dare vita a una consulta dei sindaci perché possano darci una mano e indicarci quali sono i problemi concreti da affrontare”.
“Rispetterò in maniera scrupolosa le regole del nostro movimento politico. Siamo la patria del diritto non solo quando chiediamo la separazione delle carriere, ma anche quando dobbiamo rispettare le regole e il primo a farlo sarò io”, ha aggiunto. “Chiamo tutti voi a raccolta perché l’obiettivo è ambizioso. Vi chiedo di rinunciare a qualche fine settimana al mare o in montagna e a qualche festa per organizzare qualche manifestazione in più e essere più presenti sul territorio. Prima di essere dirigenti siamo militanti del partito. E se si crede in un progetto prima si è soldati e poi capitani, colonnelli e generali, perché chi non è un buon soldato non è neanche buon capitano”. “Non possiamo vanificare tutto quello che abbiamo fatto dalla scomparsa di Silvio Berlusconi e dividerci per qualche piccola ricerca di soddisfazione personale. Vogliamo vincere e dobbiamo vincere perché dalla vittoria dipende anche la sopravvivenza di questo movimento nei prossimi trent’anni”, ha spiegato. Il segretario è intervenuto anche sui fatto di Pisa: “Mi è dispiaciuto vedere quello che è successo ieri a Pisa e a Firenze. Il ministro dell’Interno prenderà provvedimenti necessari se qualcuno ha sbagliato. Ma se qualcuno ha sbagliato, e forse lo ha fatto, deve essere sottoposto a sanzione disciplinare, ma questo non significa che si mettono sotto processo tutte le forze dell’ordine. Siamo garantisti e per questo diciamo che la responsabilità è individuale. Ma non si possono mettere sotto processo tutte le forze dell’ordine. Lo diciamo alla sinistra: le forze dell’ordine non si toccano. Sono figli del popolo, non sono figli di radicali chic. Come diceva Pasolini e aveva ragione: a villa Giulia da una parte c’erano i figli del popolo e dall’altra gli studenti. Ho molto rispetto per le parole del Capo dello Stato, ma ripeto che la responsabilità è sempre individuale. Ci sono decine di manifestazioni per la Palestina. Essere insultati, provocati in continuazione, ti sputano in faccia”. “Hanno detto che hanno sbagliato a identificare chi ha messo fiori per Navalny, ma se c’è qualcuno magari con trascorsi magari nelle Br è giusto che la polizia identifichi le persone. Non è una violazione dello stato di diritto. Sono figlio di militari e so che cosa alberga nel cuore di queste persone che guadagnano quattro soldi e sono sempre a disposizione”, ha spiegato.“Rivolgo un pensiero deferente al Presidente della Repubblica, da segretario di una forza di governo che e’ sempre stata rispettosa delle istituzioni e delle regole”, ha detto il neo segretario di FI.
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