Esteri

Tajani (FI): “In Europa serve una politica comune sull’energia”

“Alla Commissione europea abbiamo chiesto e continueremo a chiedere di creare un meccanismo comune di acquisto e stoccaggio del gas, di modo da avere sempre a disposizione riserve e calmierare i prezzi, sottraendoli ad eventuali interruzioni di forniture o rialzi improvvisi”, ha detto Tajani.  “L’aumento sproporzionato dei costi dell’energia minaccia di fermare le produzioni di decine di aziende, di bruciare centinaia di posti di lavoro e, sul medio periodo, di aumentare un costo del lavoro e della produzione che già è troppo alto e rappresenta uno svantaggio nella competitività con le concorrenti straniere”, ha aggiunto. “Un grande continente come l’Europa deve lavorare per costruire una politica energetica comune, integrata e moderna, sicura e capace di raggiungere in pochi anni l’autosufficienza. È in questa direzione molto positiva la decisione delle istituzioni europee di inserire nella tassonomia la ricerca sul nucleare di ultima generazione”. “Al governo italiano chiediamo di intervenire prontamente: dopo aver sterilizzato gli aumenti per le famiglie più povere, è necessario intervenire per tagliare tasse e accise che gravano sulle imprese fintanto che i prezzi saranno tornati alla normalità. Allo stesso tempo bisogna autorizzare la massima estrazione per i prossimi due anni, di modo da aumentare la produzione nazionale e mettere il paese in larga parte a riparo da rincari fuori controllo. Bisogna inoltre investire, grazie anche alle risorse del Pnrr, su un diverso mix energetico che preveda investimenti sulle rinnovabili”, ha concluso Tajani.

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