Roma Capitale

Taxi, Bittarelli (Uri): a Roma tariffe ferme, necessario aggiornamento

In data 25 Settembre 2023 la Giunta Capitolina, con un tempismo fuori dalla sua norma e con una rapidità mai vista prima, ha deliberato le tariffe speciali e temporanee da applicare in occasione della Ryder Cup, su richiesta dell’organizzazione dell’evento.

Al contrario, sono più di 11 anni che le tariffe taxi nella città di Roma sono praticamente ferme, basate su un sistema oramai obsoleto, e sono almeno 4 anni che ne chiediamo insistentemente una impellente rivisitazione, mentre i costi, a partire da quelli delle materie prime, continuano a crescere in maniera rilevante.

Sin dal suo insediamento, dall’attuale Amministrazione che da ben due anni siede in Campidoglio, ci era stato detto che sarebbe stata subito intrapresa la procedura di ridefinizione ed approvazione di un nuovo sistema tariffario, ma non ci risulta al momento neppure la nomina dei “famosi” esperti che dovrebbero proporre le nuove tariffe.

Il tassista, come ogni altro imprenditore, deve raggiungere l’equilibrio tra i costi ed i ricavi della propria attività. Ogni giorno che passa questo equilibrio è sempre più impossibile da raggiungere, per una serie di fattori:

• l’impossibilità di svolgere un determinato numero minimo di corse al giorno a causa degli innumerevoli cantieri che sono stati aperti – tutti insieme – nella città per le opere del Giubileo e per l’Expo del 2030;
• l’aumento esponenziale dei costi di gestione, come quelli per l’acquisto di veicoli meno inquinanti, quelli dei carburanti, le crescenti imposte, ecc.;
• la diminuzione del potere d’acquisto dovuta all’ascesa dell’inflazione, che se lasciamo per un momento da parte la teoria e giudichiamo solo dai fatti, per fare la spesa al supermercato, ad esempio, si spende almeno il 30% in più rispetto a 10 anni fa.

È quindi necessario, anche per facilitare un riequilibrio tra domanda e offerta del servizio, aggiornare subito le tariffe dei taxi nella Capitale.

In più occasioni abbiamo sollecitato l’Amministrazione comunale in questo senso, pungolandola anche con studi e proposte, senza però ottenere alcun risultato tangibile.

Non considerando, tra l’altro, gli enormi tempi dovuti a tutti gli adempimenti necessari all’iter per arrivare alla deliberazione in Giunta capitolina delle nuove tariffe: dalla commissione di esperti del Comune, ai successivi passaggi in commissione consultiva per avere il via libera dalle associazioni di categoria e quelle dei consumatori e dalle lunghe procedure previste dalle Linee Guida emanate dall’ART (Autorità di Regolazione Trasporti).

Questo infinito ritardo non è per noi più sostenibile. Non ci sono più scuse che tengano per giustificare questo inadempimento da parte di Roma Capitale nell’adeguare le tariffe dei taxi al costante e crescente costo della vita.

Nell’intento di confermare la nostra piena disponibilità nei confronti dell’Amministrazione a fornire nostre proposte e soluzioni ai problemi che riguardano il settore – anche se mai prese in considerazione in passato – proponiamo, per accelerare tutti gli adempimenti di cui sopra, di procedere con immediatezza, mutuando da subito le tariffe taxi già in vigore nella città di Milano dall’anno 2022, perché hanno già superato il vaglio di tutti i passaggi procedurali e nessuno potrà dunque appellarsi.

Si dirà che a Milano i costi della vita sono diversi. Vero. Ma i costi sostenuti da un tassista di Roma o di Milano sono i medesimi e noi non vogliamo essere da meno di loro: l’acquisto dell’auto, i tagliandi, il carburante, il bollo, l’assicurazione, le imposte, i bollettini INPS e INAIL, ecc.: non cambia nulla.

Allora perché un tassista di Roma non può avere la stessa tariffa, peraltro “vecchia” in quanto già approvata da un anno e collaudata da tutti, senza alcun reclamo?

Non si dica che le tariffe taxi delle due città non siano paragonabili. È vero che l’estensione territoriale del comune di Roma è sette volte più grande di quella di Milano e che la popolazione residente nel comune di Roma è il doppio di quella del comune di Milano.

Ma il bacino territoriale dei taxi di Roma è quello del comune (1.250 kmq con 2.750.000 abitanti), mentre i taxi di Milano possono operare in tutto il bacino aeroportuale lombardo, che comprende 46 comuni (tra cui Milano, Bergamo e Varese), un’estensione territoriale di circa 900 kmq, quasi 2.600.000 abitanti e include gli aeroporti di Linate e quelli di Malpensa (VA) e Orio al Serio (BG) che, dopo quello di Fiumicino rappresentano il secondo e il terzo aeroporto d’Italia per traffico di passeggeri.

Nel frattempo, chiediamo che, nelle more dell’adeguamento tariffario, venga immediatamente istituito un supplemento un forfait di 5 euro a corsa da aggiungere alla tariffa ordinaria con cartellino da appendere sui poggiatesta e sul cruscotto dei taxi autorizzato da Roma Capitale, come è avvenuto più volte in passato.

In mancanza di risposte adeguate e sollecite su questi argomenti, non rimarrà altro da fare che spegnere i motori e scendere in piazza”.

Così Loreno Bittarelli, Presidente Uri – Unione dei RadioTaxi d’Italia.

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