Economia e Lavoro

Trenta giorni con benzina e diesel scontati e poi?

Il taglio di 30,5 centesimi delle tasse sui carburanti è scattato il 22 marzo e il prezzo di benzina e gasolio è tornato a livelli che non si vedevano da prima della guerra in Ucraina, scoppiata il 24 febbraio. La riduzione delle accise durerà 30 giorni. Il taglio previsto dai due provvedimenti firmati dal governo vale 25 centesimi, a cui aggiungere l’Iva al 22% che porta lo sconto a 30,5 centesimi. Il pieno per 50 litri è stimato in calo di 15 euro in media. I prezzi per Eni si sono abbassati al valore di dicembre 2021 per la benzina self-service (1,774 euro) e della settimana 8-15 febbraio 2022 (quindi prima della guerra) per il gasolio (1,784 euro). Lo sconto di 30,5 cent al litro è valido per un mese, fino al 21 aprile. Ma cosa succederà dopo Pasqua? Probabilmente ci sarà un intervento ulteriore con le risorse che il governo potrebbe aprire con il Def atteso per la prossima settimana. In generale, il decreto prevede che fino al 31 dicembre prossimo le aliquote di questi tributi potranno essere rideterminate nei prossimi mesi solo con un provvedimento ministeriale, e dunque prorogare o ampliare gli sconti, anche con cadenza mensile.

“Una forma più agile – ha spiegato la sottosegretaria al Mef, Maria Cecilia Guerra – che si può azionare in tutti i casi in cui i prezzi dei carburanti aumentando portano su il gettito Iva che può essere utilizzato per ridurre le accise”. Specifiche norme del decreto riguardano inoltre i depositi di stoccaggio dei prodotti e puntano a evitare manovre speculative, con poteri al Garante dei Prezzi e l’utilizzo della Guardia di Finanza per i controlli. Nel decreto ci sono aiuti in favore delle imprese per l’acquisto di energia, con misure per le aziende energivore e gasivore, la rateizzazione delle bollette, la cedibilità di crediti d’imposta, buoni benzina fino a 200 euro non tassati per i lavoratori che usano mezzi propri per arrivare sul luogo di lavoro. Un intero capitolo contiene misure a sostegno di autotrasporto, agricoltura, pesca e turismo. Coldiretti stima che dal taglio accise ci saranno risparmi sull’85% della spesa, per un effetto valanga sui costi delle imprese e sulla spesa dei consumatori. I gestori della Fegica (Federazione Italiana Gestori Carburanti e Affini) però chiedono di fare subito chiarezza perché “i decreti nulla dicono sulle quantità già immesse al consumo al momento della loro entrata in vigore. Il che fa ritenere oggettivamente che quelle stesse quantità saranno ancora vendute con accise piene”.

aggiornamento Caro Carburanti ore 12.04

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