Esteri

Trump e Jd Vance, l‘attacco combinato all’Ue

di Andrea Maldi

 

“L’Europa ha un grande problema con l’immigrazione di criminali… e sta perdendo il diritto alla libertà di parola” ha tuonato Donald Trump contro il vecchio continente. Poi, subito dopo, anche annunciato che a breve introdurrà nuove tasse sulle importazioni di autovetture straniere negli Usa, operando in questo modo si salverà “un sacco di industrie americane… i nuovi dazi dovrebbero iniziare intorno al 2 aprile”.

Il Tycoon ha lodato i due interventi del suo vice, JD Vance, durante la Conferenza sulla sicurezza di Monaco.

Vance sullo stato dei diritti ha affermato che “In Gran Bretagna e in tutta Europa, temo, la libertà di parola è in ritirata. A quanto pare, non si può imporre l’innovazione o la creatività, così come non si può forzare le persone su cosa pensare, cosa sentire o cosa credere, e crediamo che queste cose siano certamente collegate. E sfortunatamente, quando guardo l’Europa oggi, a volte non è così chiaro cosa sia successo ad alcuni dei vincitori della Guerra Fredda. …un commissario europeo che in televisione di recente è sembrato felice che il governo rumeno avesse appena annullato un’intera elezione. Una cosa simile potrebbe accadere in Germania: ora, queste dichiarazioni sprezzanti risultano scioccanti per le orecchie americane. …Per anni ci è stato detto che tutto ciò che finanziamo e sosteniamo è in nome dei nostri valori democratici condivisi; tutto, dalla nostra politica sull’Ucraina alla censura digitale, è presentato come una difesa della democrazia. Ma quando vediamo tribunali europei annullare elezioni e alti funzionari minacciare di annullarne altre, dovremmo chiederci se stiamo rispettando standard sufficientemente elevati”.

Il vicepresidente Usa ha poi citato l’esempio della Svezia che condanna un’attivista che ha preso parte ai roghi del Corano, e della polizia tedesca che ha eseguito blitz contro cittadini sospettati di aver pubblicato commenti anti-femministi sul web come parte della lotta alla misoginia in Internet.

 

Sul tema dell’emigrazione, il vice Tycoon ha sostenuto che “la minaccia non è Putin, ma l’immigrazione di massa. Oggi una persona su 5 viene dall’estero, è simile negli Usa, il numero dei migranti entrati nella Ue sono raddoppiati nel 2021. L’Europa deve cambiare rotta sull’immigrazione”.

 

Due attacchi durissimi all’Ue, probabilmente legati alle leggi sulle piattaforme digitali come X del magnate dell’hi-tech Elon Musk e alle barriere delle leadership europee contro l’incedere dell’estreme destre.

Il 14 febbraio, festa degli innamorati, si chiude con pungenti parole rilasciate da Vance per il Wall Street Journal: “L’Europa deve lavorare con tutti i partiti, incluso il partito di estrema destra AFD (Alternative für Deutschlan), abbracciare l’ascesa della politica anti-stablishment, fermare l’immigrazione di massa e frenare le politiche progressiste”.

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