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Ucraina e Russia portano i loro aiuti e il contributo di solidarietà ai turchi

 

I soccorritori del Ministero russo per le Situazioni di emergenza sono arrivati in Turchia per prendere parte alle operazioni di soccorso in seguito al devastante terremoto che ha colpito il Paese al confine con la Siria. Lo rende noto l’agenzia di stampa russa Tass. Tre aerei da trasporto russi – due Il-76 e un An-148 – sono atterrati all’aeroporto di Adana con a bordo oltre 100 tra soccorritori e medici, oltre a nove veicoli specializzati. Il gruppo è inoltre dotato di un aeromobile medico. I soccorritori sono dotati di endoscopi, radar per il suolo, sistemi di visione termica e di ricerca acustica che consentono di rilevare una persona fino a 4,5 metri di profondità, nonché droni per l’osservazione dall’alto. Il gruppo comprende anche squadre di cani con esperienza di ricerca e salvataggio di persone intrappolate sotto edifici crollati. Ieri il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha affermato che anche Kiev potrebbe inviare diverse decine di soccorritori in Turchia. Anche l’Ucraina ha offerto aiuto alla Turchia per condurre operazioni di soccorso. Lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky in un videomessaggio. “Oggi giungono notizie molto tristi dalla Turchia e dal territorio della Siria. C’è stato un potente terremoto. Molti morti. Migliaia di case sono state distrutte. Le mie più sincere condoglianze al presidente della Turchia Erdogan, così come a coloro che nella società siriana hanno perso i propri cari e la casa. L’Ucraina ha risposto immediatamente e ha offerto sostegno alla Turchia nelle operazioni di salvataggio”, ha spiegato.

Aggiornamento Terremoto Turchia-Siria ore 13.01

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