La guerra di Putin

Ucraina, i neonazisti del battaglione Azov ricevuti al Congresso USA

Questo articolo è stato originariamente pubblicato dal blog Ukes, Kooks and Spooks di Moss Robeson e leggermente modificato da The Grayzone, tradotto da redgreen.website. Dopo aver incontrato almeno 50 membri del Congresso, i miliziani del reggimento neonazista Azov hanno girato gli Stati Uniti per mettere all’asta toppe e gadget ispirati alla svastica e fare pressioni per porre fine alle restrizioni sulle armi e sull’addestramento degli Stati Uniti. A settembre, una delegazione del movimento Azov è arrivata negli Stati Uniti propio quando a destra si va creando il mito della “depoliticizzazione” della destra ucraina tanto che il New York Times ha smesso di riferirsi ad Azov come “apertamente neonazista” na definendola organizzazione “ultranazionalista” (sic,ndr) . Da quando è stata diffusa la notizia di Azov in tour negli Stati Uniti sono emerse ulteriori informazioni sulla sensibilizzazione dell’organizzazione “ultranazionalista” nel Paese, compresi gli sforzi di Azov per revocare il divieto del Congresso di fornire armi e addestramento ulteriore aall’Ucraina. La delegazione dell’Azov comprendeva tre veterani del reggimento precedentemente rintanati nell’acciaieria Azovstal a Mariupol (conquistata dai russi) guidati da Giorgi Kuparashvili, l’unico combattente non fatto prigioniero. Secondo Kuparashvili, cofondatore e istruttore del reggimento Azov, la sua delegazione ha incontrato oltre cinquanta membri del Congresso, molto più di quanto chiunque abbia mai realizzato. Tra coloro che si sono presentati per salutare gli Azov a Capitol Hill c’era Adam Schiff, il democratico della California che ha trascorso l’era Trump guidando le rappresentazioni teatrali del Russiagate che ha chiesto a gran voce spedizioni di armi offensive statunitensi in Ucraina. Il trio era accompagnato da due coniugi e da una madre di prigionieri di guerra catturati ad Azovstal che includeva Kateryna Prokopenko, la moglie del comandante di estrema destra del reggimento Azov, Denys Prokopenko liberata in uno scambio di prigionieri e dichiarata Eroe dell’Ucraina. L’altra moglie degli Azov della delegazione era Yulia Fedosyuk, la leader di “Silver of the Rose”, un gruppo anti-femminista e anti-gay legato al movimento Azov. Prokopenko e Fedosyuk hanno parlato nel corso di una piccola manifestazione davanti alla Casa Bianca e sono apparsi per un’intervista sul canale pro-Trump Newsmax, incontrando numerosi membri del Congresso. Il Comitato ucraino-americano ha trasmesso in streaming l’evento, che è stato organizzato dai partner statunitensi dell’ala di beneficenza (sic) del movimento Azov. La maggioranza dei 50 deputati [Democratici e Repubblicani], hanno tutti dato il loro sostegno al 100% e hanno chiamato telefonicamente diverse organizzazioni che possono influenzare gli Usa. Nell New Jersey Azov era composto in gran parte da bambini. Nelle sue osservazioni conclusive, Giorgi Kuparashvili ha preso di mira due membri del Congresso: Ro Khanna, un democratico liberale della Silicon Valley, grazie al quale il Congresso ha ridotto il sostegno degli Stati Uniti al reggimento Azov nel 2018, e Max Rose, un ex Deputato e democratico di destra di Staten Island (dipartimento meno noto di New York), che ha chiesto al Dipartimento di Stato di etichettare il reggimento Azov come “Organizzazione terroristica straniera” già nel 2020. “Dall’anno ’14, ’15, ’16, fino ad oggi”, ha affermato Kuparashvili, “c’è un disegno di legge di cui non ricordo il nome, ma il membro del Congresso che ha fatto pressioni, non so come… Ha lasciato il Congresso un paio di anni fa, ma ha iniziato a inserire l’Azov come restrizione in un disegno di legge”. Il lobbista di Kiev Kuparashvili ha insistito sul fatto che le cose non erano come sembravano. “Se sai, c’è un simbolo”, ha detto, picchiettando sulla toppa sul braccio sinistro, “che spiegherò ora, perché ci chiamano nazisti, ma sono tutte queste stronzate”. Secondo Kuparashvili, prima solo i membri di Azov potevano indossare le loro toppe da wolfsangel (Il Wolfsangel (in alto tedesco medio lett.amore per lupi, è un simbolo, originario della Germania, simile alla runa Eihwazal), ma ha concesso al pubblico il permesso di fare le loro offerte, perché “ora, tutti voi siete Azov”. Due giorni dopo, l’Istituto ucraino di arte moderna di Chicago ha ospitato un’altra asta di beneficenza Azov, co-sponsorizzato dalla Divisione dell’Illinois guidata da “Banderite” (movimento in ricordo del collaborazionista nazi Bandera) del Comitato del Congresso ucraino d’America. Il suo membro più influente, Pavlo Bandriwsky, un leader a Chicago noto come “lo stratega”, ha scattato foto con i veterani dell’Azov. Questo evento prevedeva una bandiera di battaglia del reggimento Azov che apparentemente è stata venduta all’asta con la promessa che ogni membro sopravvissuto la firmerà dopo che la guerra sarà finta. All’evento sono intervenuti anche i Consoli Generali di Germania e Polonia. L’ 1 ottobre, dopo essere tornata a Washington, l’intera delegazione, fatta eccezione per Kateryna Prokopenko, che è partita per ricongiungersi con il marito in Turchia, ha fatto un’apparizione alla Stanford University dove il professore di Stanford Michael McFaul, ex ambasciatore degli Stati Uniti in Russia (2012-2014), noto per la sua inettitudine e orgoglioso proprietario di una “casa gigante”, si è fermato per offrire parole di sostegno all’Ucraina, sfumando sulla nazistità sullo stesso reggimento Azov. All’inizio di quest’anno, il Center for International Security and Cooperation (CISAC) di Stanford ha pubblicato un rapporto dettagliato sul “Movimento Azov… una rete nazionalista di estrema destra”. Michael McFaul dirige il Freeman Spogli Institute for International Studies, di cui fa parte il CISAC. Apparentemente non ha avuto problemi con il simbolo neonazista proiettato dietro di lui. Questa potrebbe non essere stata l’ultima tappa della delegazione Azov negli Stati Uniti, ma sarebbe piuttosto appropriato. La Stanford University si trova nel distretto congressuale adiacente a Ro Khanna, le cui restrizioni al sostegno degli Stati Uniti al reggimento Azov dovrebbero essere revocate quest’anno, secondo uno dei relatori dell’evento. Ma di questi tempi, anche Khanna potrebbe non obiettare.

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