La guerra di Putin

Ucraina, partiranno davvero i negoziati tra Trump, Putin e Zelensky

di Andrea Maldi

 

E’ stata una telefonata di intesa perfetta tra Donald Trump e Vladimir Putin che ha lasciato basiti Volodymyr Zelensky e l’Europa intera.

“Facciamo iniziare immediatamente i negoziati, sono fermamente convinto che avranno successo”, ha affermato Trump al termine di una lunga telefonata di oltre un’ora con Putin. Un’idea ampiamente sostenuta anche dal premier russo che ha replicato “è possibile trovare una soluzione a lungo termine al conflitto… è giunto il momento per i nostri Paesi di lavorare insieme”. Putin ha ufficialmente invitato Trump a Mosca per dare immediatamente il via all’inizio dei negoziati. Al Cremlino infatti saranno presenti il direttore della Cia John Ratcliffe, il segretario di Stato Marco Rubio, il consigliere per la Sicurezza nazionale Michael Waltz e l’ambasciatore e inviato speciale Steve Witkoff (arrivato a Mosca un paio di giorni fa per trattare sulla scarcerazione di  Mark Fogel, l’insegnante americano arrestato in Russia nel 2021 con l’accusa di aver introdotto marijuana terapeutica. In cambio Whashington ha annunciato la liberazione del cittadino russo Alexander Vinnik, catturato in Grecia e trasferito negli Stati Uniti nel 2022 con un pesante capo d’accusa per reato di riciclaggio). Sul tavolo delle trattative saranno toccati anche altri temi: le relazioni economiche tra America e Russia, il programma nucleare iraniano e i temi della soluzione dell’emergenza mediorientale.

 

Donald Trump subito dopo ha contattato anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, dichiarando che “anche Zelensky, come il presidente Putin, vuole fare la pace”.

“Nessuno desidera la pace più dell’Ucraina. Insieme agli Stati Uniti, stiamo tracciando i nostri prossimi passi per fermare l’aggressione russa e garantire una pace duratura e affidabile. Come ha detto il presidente Trump, facciamolo!” ha replicato il premier ucraino, ma aggiungendo anche che “senza attente e mirate consultazioni con noi, credo che i negoziati non possano essere completati”. Gli fa subito eco la richiesta della responsabile della politica estera della Unione Europea, Kaja Kallas: “L’Europa deve essere presente al tavolo dei negoziati perché l’esito ci influenzerà molto”, dopo la riunione  del gruppo di contatto sull’Ucraina a Bruxelles in cui il segretario alla Difesa americano, Pete Hegseth, aveva aspramente dichiarato che “gli ucraini devono rinunciare ad entrare nella Nato – come già affermato da Putin – …  gli Usa non intendono partecipare ad alcun mantenimento della pace dopo un cessate il fuoco”.

 

Zelensky per semplificare e velocizzare i negoziati ha proposto l’ipotesi di scambio di alcuni territori con la Russia, restituire la regione russa del Kursk, occupata dall’agosto scorso dalle truppe di Kiev, con i territori ucraini di Donetsk, Luhansk, Zaporizhzhia e Kherson conquistati dai russi. Gelida la risposta del portavoce del Cremlino Dmitry Peskov: “”Questo è impossibile, la Russia non ha mai discusso e non discuterà mai di scambiare il suo territorio… le unità militari di Kiev ancora presenti nel Kursk saranno distrutte”.

 

Aggiornamento la guerra di Putin ore 15.14

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