Cronaca

Va avanti a Catania il processo a Matteo Salvini. In aula i ministri Lamorgese e Di Maio

Va avanti a Catania il processo a Matteo Salvini. Questo venerdì mattina nuova udienza preliminare – la terza – del Caso Gregoretti. Il leader della Lega Matteo Salvini era presente nell’aula bunker di Catania per la nuova udienza, terminata intorno alle 13.20. Mascherina tricolore, il numero uno del Carroccio era accompagnato dal suo legale, l’avvocato Giulia Bongiorno. Salvini è accusato di sequestro di persona. Nella città etnea, su richiesta del Gip, erano peresenti anche Luigi Di Maio, ai tempi della vicenda vicepremier, e l’attuale titolare dell’Interno, Luciana Lamorgese. Lo scorso 28 gennaio, invece, era stata la volta della deposizione del premier Giuseppe Conte, raccolta in trasferta dal Gip Nunzio Sarpietro che era venuto a Roma, a Palazzo Chigi, per ascoltare il premier Giuseppe Conte. A fine udienza le parole di Salvini: “Abbiamo fatto quello che la legge ci permetteva e che gli italiani ci chiedevano. Abbiamo salvato vite”, ha detto Matteo Salvini uscendo dall’aula bunker. Per Salvini, “la linea Draghi è in perfetta sintonia con la nostra esigenza di accogliere chi Merita accoglienza” e “visto che c’è un nuovo governo in carica di cui la Lega è orgogliosamente protagonista, anche viste le defezioni che arrivano da altre parti, siamo forza propulsiva di questo nuovo governo che attuerà politiche europee serie e rigorose sul tema immigrazione”.  “Abbiamo svegliato l’Europa. Se adesso c’è più possibilità di redistribuire, come anche il premier Draghi ha detto nel suo discorso in aula parlando di una politica europea dei rimpatri, arriva grazie alla nostra azione”, ha aggiunto. Per il leader del Carroccio, “le deposizione dei ministri Lamorgese e Di Maio in aula sono state a nostro favore”. “Non ho mai chiamato dei correi. Non ho mai alzato il dito contro Conte, ad esempio, o Di Maio o Lamorgese, perché riteniamo che non ci sia nessun reato. Tutti attuavano le stesse politiche di governo”, ha spiegato ancora, aggiungendo: “A rischiare 15 anni di galera sono io. Tutti pontificano, tutti chiacchierano, ma in aula bunker dove ci sono i processi di mafia c’è Matteo Salvini da imputato. Io oggi ho sentito una ricostruzione coerente e corretta dei fatti. Quello che facevamo lo facevamo insieme. Lo decidevamo insieme, lo festeggiavamo insieme”.  “E’ emersa oggi una linea di governo condivisa, è chiaro che non c’è notizia di reato. C’è sequestro di persona se tengo a bordo delle persone senza un motivo e senza condividerlo con i miei colleghi di governo”, ha aggiunto l’avvocato Bongiorno dopo la deposizione di Luciana Lamorgese e Luigi Di Maio. E proprio Di Maio ha detto la sua sulla vicenda: “Di Maio ha detto che quando era al governo con Salvini cercava sempre di sollecitare lo sbarco di una imbarcazione con i migranti a bordo”, ha detto ancora Daniela Ciancimino, legale di parte civile. “Mentre Salvini sollecitava il trattenimento”, ha affermato la legale.

“Le dichiarazioni alla stampa del legale di parte civile sulla deposizione del ministro Di Maio oggi in aula a Catania impongono una doverosa precisazione. Il ministro Di Maio non ha affatto detto che la notizia degli sbarchi si apprendeva dai tweet di Salvini, ma che da quei tweet dall’ex ministro degli Interni si aveva notizia del blocco della nave in mare. E, dunque, non dello sbarco, il che è sostanzialmente diverso. A rigor di logica, peraltro, affermare che si apprendeva di uno sbarco da un tweet è del tutto privo di senso, atteso che l’operatività di uno sbarco prevede un coordinamento di forze dello Stato e dunque un interessamento diretto delle autorità istituzionali preposte”. Lo precisa il legale del ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Infine c’è da dire che la parte civile del procedimento Gregoretti ha chiesto al gup Sarpietro la deposizione dell’ex presidente dell’anno Luca Palamara. Lo ha annunciato uno dei legali di parte civile uscendo dal bunker di Catania. “Lo sceglierà il giudice. Io Palamara me lo leggo a sera a casa e rabbrividisco”, il commento di Salvini. “A me interessa enormemente capire se per caso degli input di questo procedimento nascono dall’idea che un politico di destra debba essere fatto fuori dal punto di vista giudiziario”, ha aggiunto l’avvocato Giulia Bongiorno.”Noi ci siamo rimessi al giudice – dice -Io, dopo le deposizioni di oggi. vorrei solo che a marzo si concludesse tutto. non vorrei perdere tempo. Se vogliamo aprire questo capitolo, va bene, ma la preoccupazione e’ che passino altri tre mesi e di fare un processo nel processo. Noi stiamo assumendo iniziative su un tema assai rilevante. Non vorrei che fosse una iniziativa per perdere tempo”.

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