L’Agenzia svedese per la sanità pubblica ha annunciato di aver registrato il primo caso al di fuori dell’Africa della variante più pericolosa del vaiolo delle scimmie, che l’Oms ha dichiarato ieri un’emergenza sanitaria globale. “Ad una persona è stato diagnosticato a Stoccolma il morbo causato dalla variante Clade 1. È il primo caso causato dal clade I ad essere diagnosticato al di fuori del continente africano”. La persona lo avrebbe contratto proprio in un viaggio in Africa, è in cura e in isolamento, i suoi contatti sono monitorati, come ha spiegato su X Hans Kluge dell’Oms. “Come abbiamo sottolineato in precedenza, era solo questione di tempo prima che la variante mpox clade I, che sembra essere più grave rispetto a clade II, venisse individuato in altre regioni, dato il nostro mondo interconnesso“, ha aggiunto. “Ancora una volta- ha scritto- l’OMS/Europa esorta tutti i 53 Stati membri in Europa e Asia centrale a rafforzare la sorveglianza per rilevare l’MPox, a diffondere validi consigli di sanità pubblica e a rafforzare l’accesso ai vaccini e agli antivirali”. Per il ministro della salute, Jakob Forssmed, non c’è comunque da preoccuparsi: “Credo che la situazione sia seria- ha detto- ma non c’è motivo di allarmarsi: il rischio di infezione è basso. Siamo ben preparati e i servizi sanitari dispongono di buone procedure in materia. È una malattia conosciuta. Ci sono vaccini e li abbiamo in magazzino“. Va detto poi della presa di posizione dell’alto rappresentante per la politica estera, Borrell: “L’epidemia di Mpox è un’emergenza sanitaria in Africa: per controllarla sono necessari 10 milioni di vaccini. Sono urgenti azioni e una solidarietà globale“. “In prima linea in questo sforzo- tiene poi a informare- l’Autorità per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie (Hera) dell’Unione europea ha lavorato con i partner per garantire 215mila dosi di vaccino da donare al Centro africano per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc) e ai Paesi colpiti”. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha, poi, dichiarato lo stato di emergenza sanitaria internazionale (Pheic) in seguito all’aumento dei casi. Ad annunciarlo è stato il direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus. “Oggi il comitato di emergenza si è incontrato e mi ha informato che la situazione costituisce un’emergenza sanitaria pubblica di rilevanza internazionale. Ho accettato questo consiglio”, ha scritto su X.