Cronaca

Vela di Scampia, evacuazione per 500 persone. Nuova emergenza abitativa a Napoli

I residenti evacuati dalla Vela Celeste “sono 800, di cui almeno 300 minori. Nel caso in cui non ci sarà un rientro da parte di tutti, la Protezione Civile Regionale e il Comune di Napoli hanno già individuato delle strutture alloggiative alternative”. Lo ha detto il prefetto di Napoli Michele di Bari a Scampia, dopo il crollo di una parte della Vela Celeste. “Stiamo già organizzando – ha spiegato di Bari – tutto ciò che è necessario per l’eventuale alloggio di queste persone. Nel frattempo però devo dire che sono state attivate tutte le misure di carattere sociale per accompagnare queste persone”. “Da questa notte sono attive le componenti della Protezione Civile per queste emergenze ed è stata portata stamattina la colazione a tutti à- ha spiegato il prefetto. Ci sono 73 disabili in questo immobile, sono tutti seguiti e stiamo seguendo l’evoluzione di questo fenomeno”. Di Bari ha sottolineato che “questa tragedia ha visto sconvolta tutta la città di Napoli, esprimo la mia vicinanza alle famiglie di queste due vittime e gli auguri di pronta guarigione a coloro che sono ancora ricoverati”. Va detto comunque che per almeno 300 residenti sono potuti rientrare nei loro appartamentii. E’ quanto emerso dalla riunione del Centro coordinamento soccorsi convocato in Prefettura a Napoli. Per gli altri 500 sono state individuate soluzioni alternative. La Procura di Napoli, intanto, ha aperto un fascicolo contro ignoti per il reato di omicidio colposo e disastro colposo.

Ha preso parte ai primi sopralluoghi a Scampia, il sostituto procuratore Antonella Fratello di Napoli che sta indagando, per il momento contro ignoti, sul crollo nella tarda serata di ieri, nella vela celeste. L’ufficio inquirente attende la consegna delle informative con le risultanze dei primi dati tecnici per la formazione delle ipotesi di reato che, verosimilmente, potrebbero essere crollo colposo e omicidio colposo. Le Vele, sette in tutto, sono state costruite tra il 1962 e il 1975 su un progetto coordinato dall’architetto Franz Di Salvo. Nello stesso piano erano stati preventivati anche centri aggregativi e spazi comuni, uno spazio di gioco per bambini e altre attrezzature collettive. In sostanza uno spazio di socializzazione che però non è mai realizzato, contribuendo così anche al fallimento dell’opera per come era stata pensata. Con il trascorrere del tempo, poi, le Vele si sono trasformate in luogo di degrado, di malavita e spaccio di droga. Da qui l’idea di rilanciare in maniera significativa il quartiere con l’abbattimento della gran parte delle Vele, la riqualificazione di alcune, e la destinazione in una di esse ad alcuni corsi di laurea per la Facoltà di Medicina.  In questi luoghi sono state girate scene del film “Gomorra”, del regista Matteo Garrone, ma anche della fortunata serie tv oltre che del film “Ammore e malavita” dei Manetti Bros. La Vela Celeste è una delle ultime rimaste in piedi a Scampia dopo l’abbattimento effettuato in precedenza delle altre Vele, messo in atto per dare una sistemazione più dignitosa ai residenti e tentare di cancellare il marchio di “Gomorra” dal quartiere napoletano. Proprio ad aprile scorso era stato annunciato un piano di rigenerazione urbana da parte dell’amministrazione del sindaco Manfredi relativo alle Vele di Scampia, segnatamente con una serie lavori di riqualificazione legati alla Vela B (la cosiddetta “Vela Celeste”) finanziati dal Piano Periferie per circa 18 milioni di euro. Il progetto in questione prevede per la Vela Celeste la riqualificazione degli spazi comuni, del piano dei garage e dei porticati, oltre che dei collegamenti verticali e del rifacimento delle superfici orizzontali di copertura. Un intervento che mira, in sostanza, a rigenerare e riqualificare le Vele di Scampia, iniziando il recupero dell’unica Vela che resterà in piedi, eletta a simbolo del quartiere e delle battaglie del territorio “per il riscatto che questa comunità ha condotto”. Proprio come aveva riferito il Comune di Napoli nella circostanza del varo di questo piano.

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Sono state pubblicate le date delle Prove Invalsi 2025. Dal oggi partono i test e i primi a cimentarsi sono gli studenti maturandi, per i quali, lo svolgimento è un requisito di ammissione agli esami di Maturità. Le classi interessate dalle prove, come riporta il sito ufficiale, sono le classi II e V della Primaria (gradi 2 e 5), le classi III della Secondaria di primo grado (grado 8), le classi II e V della Secondaria di secondo grado (grado 10 e grado 13). Tutti gli allievi sostengono una Prova di Italiano e una di Matematica; quelli dei gradi 5, 8 e 13 svolgono anche due Prove di Inglese, Reading e Listening. La modalità di somministrazione cambia a seconda del ciclo d’istruzione: nella Scuola primaria le Prove avvengono simultaneamente nello stesso giorno per ogni materia e alla stessa ora con la tradizionale modalità carta e matita. La Scuola secondaria, invece, utilizza la modalità CBT (Computer Based Training) e svolge le Prove all’interno di un periodo di somministrazione fissato a livello nazionale. Questa finestra temporale può essere gestita autonomamente da ciascuna scuola, in funzione del numero degli allievi e del numero di computer disponibili. Le classi campione – cioè le classi scelte come rappresentative del sistema scolastico italiano e i cui risultati servono come riferimento – svolgono le Prove in giorni specifici definiti a livello nazionale. LE PROVE INVALSI DEI MATURANDI Gli studenti dell’ultimo anno della Scuola Secondaria di secondo grado (grado 13) svolgono le Prove INVALSI 2025 dal 3 al 31 marzo. Le scuole possono scegliere in autonomia le giornate per far svolgere le Prove agli allievi delle classi non campione, in una finestra temporale indicata dall’INVALSI all’interno del periodo di somministrazione, definito a livello nazionale. Le classi campione, invece, partecipano alle Rilevazioni nazionali nei giorni 10, 11, 12 e 13 marzo 2025. La sessione suppletiva va dal 26 maggio al 6 giugno 2025. LE PROVE INVALSI IN TERZA MEDIA Gli studenti del grado 8 svolgono le Prove INVALSI 2025 dal 1 al 30 aprile. Le classi campione, invece, partecipano alle Rilevazioni nazionali nei giorni 1, 2, 3 e 4 aprile 2025. Anche per il grado 8, la sessione suppletiva va dal 26 maggio al 6 giugno 2025. LE PROVE INVALSI DELLA SECONDA SUPERIORE Anche per questo grado scolastico sia le classi campione sia quelle non campione svolgono le prove in una finestra temporale stabilita dall’Istituto. Gli studenti del grado 10 svolgono le Prove INVALSI 2025 dal 12 al 30 maggio. Le classi campione, invece, partecipano alle Rilevazioni nazionali nei giorni 12, 13 e 14 maggio 2025. LE PROVE INVALSI DELLA PRIMARIA Gli studenti del grado 2 e del grado 5 svolgono le Prove INVALSI 2025 nelle seguenti date: • Prova di Italiano il 7 maggio • Prova di Matematica il 9 maggio • Prova di Inglese (solo grado 5) il 6 maggio La Scuola primaria continua a partecipare alla rilevazione con Prove nella modalità carta-matita, in giornate specifiche per ogni singola disciplina. La Prova di Inglese riguarda solo gli alunni delle classi quinte, mentre le Prove di Italiano e di Matematica riguardano entrambi i gradi scolastici. Solo gli allievi delle classi campione del grado 2, al termine della Prova di Italiano, svolgono anche la Prova di Lettura a tempo (2 minuti).

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