Economia e Lavoro

Visco (Banca d’Italia): “Vicini al livello in cui fermare l’incremento dei tassi”

 

Nell’area euro “ci sono dei segnali per cui in qualche modo” alla Bce “possiamo essere rassicurati sui forti rischi di inflazione che temevano un anno fa”, e “ritengo che siamo vini al livello al quale fermare l’incremento dei tassi di interesse”.Lo ha affermato il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, durante un dibattito sull’inflazione all’Ispi.  Per il futuro bisogna “essere aperti alla possibilità di muoversi in caso di nuovi shock inattesi”, ma bisogna anche “essere prudenti nel guidare” la linea monetaria rispetto ai livelli attesi dai mercati sul medio periodo. La probabilità di questi nuovi shock non può essere considerata nulla per quanto non particolarmente elevata: questa la sintesi delle previsioni esposte. Per Visco, bisogna essere prudenti nel guidare il ritorno dei tassi su livelli in linea con l’evoluzione dell’economia dell’area dell’Euro attesa nell’equilibrio di medio periodo. Il Governatore di Bankitalia ha ricordato che l’inflazione è in discesa e che ci sono  segnali molto rassicuranti rispetto a un anno fa, soprattutto per i prezzi dei prodotti energetici: “Ora le aspettative di inflazione sono circa al 2%: siamo stabili. I tassi a medio termine sono restrittivi”. Visco ha infine criticato il racconto giornalistico che vede la BCE inseguire la Fed o che gli shock sulla domanda di beni e servizi  e di liquidità sono più o meno gli stessi: “bisogna guardare bene i livelli di domanda e offerta”. Secondo il Governatore Visco, le mosse della BCE finora intraprese sono state per certi versi inevitabili (i tassi “sono andati dove dovevano andare”) mai tempi ora sembrano cambiati.Oltre al cambio di rotta sulla politica monetaria, inoltre, è necessario agire per contrastare l’impatto che le restrizioni sui tassi hanno generato. Negli ultimi anni – ha spiegato il Governatore della Banca d’Italia – anche per effetto dell’aumento dei prezzi dell’energia “c’è stata una caduta di reddito e bisogna proteggere i più deboli.  Secondo Visco, che come tutti i governatori di banche centrali dell’eurozona siede nel Consiglio direttivo della Bce, “le condizioni monetarie dovranno restare sufficientemente restrittive” per “rassicurare”.

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