La guerra di Putin

Zelenskyj: “La Russia condiziona la politica americana e invita Trump in Ucraina”

 

di Giuliano Longo

 

Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyycon un’intervista a POLITICO.eu, avverte  che la Russia sta condizionando  il sistema politico americano e ha respinto l’idea di Donald Trump, che l’Ucraina potrebbe porre fine rapidamente alla guerra semplicemente facendo massicce concessioni territoriali.

Inoltre ha rivelato  di aver esortato privatamente Trump, tramite intermediari, a recarsi in Ucraina, offerta per la quale il tycoon ha manifestato interesse senza assumere alcun impegno per la data dell’incontro, pur chiarendo di essere molto scettico.

“Se l’accordo è che rinunciamo semplicemente ai nostri territori, e questa è l’idea alla base, allora è un’idea molto primitiva”, ha detto Zelenskyy a  POLITICO di proprietà di Axel Springer.

 “Ho bisogno di argomenti molto forti. Non ho bisogno di un’idea fantastica, ho bisogno di un’idea reale, perché è in gioco la vita delle persone” ha proseguito.

Qualsiasi accordo che si limiti a cedere terre aPutin in cambio della fine delle ostilità, secondo Zelenskyj, aprirebbe semplicemente la strada a ulteriori guerre di conquista russe in futuro. Una pace negoziata, ha detto, non deve lasciare al despota russo “nessuno spazio per realizzare i suoi piani”.

Nel corso dell’intervista ha oscillato tra l’esprimere insofferenza nei confronti degli alleati occidentali che non hanno fornito aiuti militari abbastanza prontamente – criticando la Germania nel modo più esplicito – e l’ammettere che l’Ucraina è sotto una  notevole pressione e non è in grado  mostrare nuovi progressi nella guerra.

Ma pur essendo in netto disaccordo con Trump sulla politica di guerra, il presidente dell’Ucraina ha parlato con rispetto del Tycoon, come di un leader con il quale è ansioso di costruire una partnership costruttiva.

Tali affermazioni sono arrivate ​​il ​​giorno dopo che David Cameron, ministro degli Esteri britannico ed ex primo ministro britannico, ha incontrato Trumpnella sua tenuta in Florida, anche per perorare la causa a sostegno dell’Ucraina nonostante, in passato abbia definito The Donald un “bigotto”.

Il destino dell’Ucraina potrebbe essere messo in bilico dal risultato delle elezioni americane. E mentre un massiccio pacchetto di aiuti languisce nella Camera dei Rappresentanti controllata dai repubblicani, Zelenskyj ha predice che Putin avrebbe demolito le città ucraine e massacrato centinaia di migliaia di persone se l’esercito russo avesse prevalso nel conflitto.

Secondo  il presidente ucraino, i russi  “hanno le loro lobby ovunque: negli Stati Uniti, nei paesi dell’UE, in Gran Bretagna, in America Latina, in Africa”, precisando  che Mosca  è riuscita a deformare l’informazione nel Mondo e, senza fare nomi, sostiene che cittadini americani stanno effettivamente svolgendo  lavoro per la Russia all’interno dei media statunitensi.

“Diffondono le loro narrazioni attraverso i media. Questi non sono cittadini russi o nativi della Russia, no. Sono rappresentanti di alcuni gruppi mediatici, cittadini degli Stati Uniti. Sono loro che nei media trasmettono i messaggi appropriati, a volte molto filo-russi”.

Tuttavia è fiducioso  che alla fine arrivi la nuova tranche di aiuti americani. Alla domanda se fosse ottimista riguardo a tale prospettiva, il presidente ucraino ha risposto: “Sì, certo. Devo essere.”

Nell’intervista  ha riconosciuto che il tentativo di controffensivadell’Ucraina contro la Russia dello scorso anno “non ha avuto molto successo” e ha promesso che il prossimo tentativo di contrattacco  mostrerà maggiori progressi.

Senza approfondire,  ha lasciato intendere che l’Ucraina è stata sabotata dall’interno nella sua ultima offensiva, sottolineando che “i russi sapevano dove avremmo attaccato” e promettendo che “la storia dirà” come lo sapevano.

Ma sarebbe un grave errore, ha insistito se gli alleati dell’Ucraina si tirassero indietro dal loro impegno nello sforzo bellico, manifestando la preoccupazione che “pensieri irrazionali e fantasie deliranti di pacificazione, possano portare altri alleati occidentali a commettere dannosi errori politici e diplomatici”.

 

Poi ha ripetutamente preso di mira i politici tedeschi, compreso il  Partito socialdemocratico del cancelliere Olaf Scholz, per aver rifiutato i missili TAURUS all’Ucraina sognando una guerra “congelata”che avrebbe posto fine alle ostilità senza compromettere la capacità bellica della Russia per il futuro.

Un conflitto congelato è come una pausa, come in un film”, ha detto. “Solo che non è un film, è la realtà. È solo una pausa, ma è una pausa per Putin”.

Scholz, ha detto, ha rifiutato di fornire missili TAURUS all’Ucraina per ragioni che non avevano senso strategico. Il cancelliere tedesco “ha condiviso con me messaggi dicendo che non può lasciare il suo Paese senza un’arma così potente”.

Questo pensiero, sembra derivare dalla paura della potenza di fuoco della Russia  dotata di armi nucleari. La Germania , ha proseguito “ è aggrappata all’idea che avere un missile speciale l’avrebbe aiutata in caso di una guerra su vasta scala con la Russia. Ma non credo che salverà il mondo nemmeno dalla minaccia nucleare della Russia. Qualsiasi missile, TAURUS, ATACMS, F-16 non proteggerà una sola persona dagli attacchi nucleari, se scoppia una guerra atomica”,

Mentre molti leader mondiali stanno delineando strategie per trattare con Trump, lui e Zelenskyy hanno avuto una relazione particolarmente tesa nel tempo, a partire dal tentativo del tycoon nel 2019 di spingere Zelenskyy ad annunciare un’indagine sui membri della famiglia Biden per aver fatto affari in Ucraina. Ipotesi subdola che lui ha respinto. Quadi ad attribuirsi un qualche merito per l’elezione dell’attuale presidente degli Stati Uniti.

aggiornamento la guerra di Putin ore 15.03

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