Politica

Draghi avanti tutta sul Green Pass: “Le cose vanno fatte perché si devono fare”

Il Green pass sarà obbligatorio per tutti i lavoratori, pubblici e privati. E’ quanto prevede il decreto del governo, in fase di rifinitura, che giovedì sarà all’esame della cabina di regia e poi approderà in Cdm.”Le cose vanno fatte perché si devono fare, non per avere un risultato immediato”, afferma Mario Draghi dettando la linea sui passi necessari per tornare alla normalità. Secondo il premier è questa la funzione chiave del “super Green Pass”. Dunque pressoché certa l’estensione del certificato verde per il settore pubblico, anche se alcuni aspetti del decreto legge andranno limati nelle prossime ore. Secondo uno studio di Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro, i dipendenti interessati dall’estensione sono oltre 1,2 milioni. Saranno inclusi tutti gli enti pubblici (tranne quelli economici), e le società partecipate dallo Stato, come ad esempio le Poste. Dovrebbe arrivare una norma specifica per gli organi costituzionali, con rinvio alla loro autonomia. Per quanto riguarda le sanzioni nel pubblico, il modello potrebbe essere lo stesso seguito per la scuola: multe dai 400 ai mille euro con sospensione dal lavoro – senza stipendio – dopo cinque giorni senza pass valido. L’estensione si farà, in uno o al massimo due step, uno per il pubblico, l’altro per il privato. L’obbligo partirà alla metà di ottobre, per dare il tempo a chi non ha fatto ancora la prima dose di vaccinarsi. E ci saranno sanzioni severe, pecuniarie e amministrative, per chi non ha il pass. “Estendere il Green pass senza discriminare nessuno”. Ovvero applicare l’obbligo a tutti i lavoratori, del pubblico e del privato. La scalta di Draghi mette particamente nell’angolo il leder della Lega, Matteo Salvini, isolato anche da una parte del suo partito, tra questi il ministro Giorgetti ed i Governatori. Con ogni probabilità incontrerà o comunque si sentirà con il Presidente del Consiglio, anche se nelle ultime ore la sua posizione si è ammorbidita, aprendo di fatto ad una linea più stringente sul fronte delle vaccinazioni. Probabilmente peserà anche la possibile calmierazione dei tamponi, che potrebbe rappresentare un punto di svolta. Ecco le parole proprio di Salvini: “Continuiamo a insistere su questo. Anche in questi minuti c’è un dibattito in corso al Senato. Noi chiediamo milioni di tamponi rapidi gratuiti, o a basso prezzo, per milioni di famiglie di italiani in difficoltà. Spero che nessuno si metta di traverso”.

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