Politica

Legge di Bilancio, un pacchetto da 23 miliardi. E’ la prima del Governo Draghi

Una legge di bilancio da 23 miliardi, un terzo dei quali, circa 8 miliardi, destinati al taglio delle tasse. La prima Manovra di Mario Draghi prende forma con l’invio a Bruxelles del Documento programmatico di bilancio (Dpb) approvato dal Cdm. Si discute sull’addio a Quota 100, con l’ipotesi di Quota 102 nel 2022 e Quota 104 nel 2023 per le pensioni. Un finanziamento aggiuntivo di un miliardo per il Reddito di cittadinanza. Verso la proroga del Superbonus per i condomini al 2023.
La manovra di bilancio ha l’obiettivo di sostenere l’economia nella fase di uscita dalla pandemia e rafforzare il tasso di crescita nel medio termine. Si mira inoltre a ridurre il carico fiscale per famiglie e imprese.
I principali interventi riguardano i seguenti ambiti:
FISCO: si prevede un primo intervento di riduzione degli oneri fiscali; il rinvio al 2023 della plastic tax e della sugar tax; il taglio dal 22% al 10% dell’Iva su prodotti assorbenti per l’igiene femminile. Si stanziano risorse per contenere gli oneri energetici nel 2022. INVESTIMENTI PUBBLICI: vengono previsti stanziamenti aggiuntivi per le amministrazioni centrali e locali dal 2022 al 2036; viene aumentata la dotazione del Fondo di Sviluppo e Coesione per il periodo 2022-2030; vengono stanziate risorse per il Giubileo di Roma e per le Olimpiadi di Milano-Cortina. INVESTIMENTI PRIVATI E IMPRESE: sono prorogate e rimodulate le misure di transizione 4.0 e quelle relative agli incentivi per gli investimenti immobiliari privati. Vengono rifinanziati il Fondo di Garanzia Pmi, la cosiddetta ‘Nuova Sabatini’ e le misure per l’internazionalizzazione delle imprese. SANITÀ: il Fondo Sanitario Nazionale viene incrementato, rispetto al 2021, di 2 miliardi in ciascun anno fino al 2024. Nuove risorse sono destinate al fondo per i farmaci innovativi e alla spesa per i vaccini e farmaci per arginare la pandemia COVID-19. SCUOLA, RICERCA E UNIVERSITÀ: viene aumentata la dotazione del Fondo di Finanziamento ordinario per l’Università e del Fondo Italiano per la Scienza e viene creato un nuovo fondo per la ricerca applicata. Le borse di studio per gli specializzandi in medicina vengono portate in via permanente a 12.000 l’anno. Viene disposta la proroga fino a giugno dei contratti a tempo determinato stipulati dagli insegnanti durante l’emergenza Covid-19. REGIONI ED ENTI LOCALI: viene incrementato il Fondo per il Trasporto Pubblico Locale e vengono stanziate risorse aggiuntive per gli enti locali per garantire i livelli essenziali a regime per asili nido e per la manutenzione della viabilità provinciale. POLITICHE SOCIALI: Il livello di spesa del Reddito di cittadinanza viene allineato a quello dell’anno 2021, introducendo correttivi alle modalità di corresponsione e rafforzando i controlli. La misura bandiera del Movimento 5 Stelle sarà riconfermata, ma passerà attraverso una revisione. Ci sarà con ogni probabilità un rafforzamento dei controlli preventivi e delle procedure per ottenerlo, e un meccanismo che incentiva a tornare sul mercato del lavoro. Nel caso di rifiuto di un’offerta, infatti, verrà decurtato l’assegno con un sistema simile a quello della Naspi. Per quanto riguarda i fondi, con la legge di Bilancio dovrebbe arrivare un finanziamento aggiuntivo da circa 1 miliardo per il 2022. In totale, tra stanziamento già previsto a regime e nuovi fondi, dovrebbero esserci a disposizione circa 8,8 miliardi, la stessa cifra di quest’anno, quando i fondi sono stati a più riprese aumentati per fare fronte al maggior tiraggio della misura causa pandemia. AMMORTIZZATORI SOCIALI: La riforma degli aiuti per chi perde il lavoro è ancora in via di definizione, ma si lavora per dar loro un taglio universalistico. C’è ancora una settimana per definire tutto e superare, ad esempio, i dubbi della Lega sull’aumento delle contribuzioni da parte delle imprese più piccole. L’obiettivo è riformare ammortizzatori e politiche attive, con un percorso di formazione e reinserimento analogo per i percettori di Rdc, di Naspi o di altri ammortizzatori. Dovrebbero essere inoltre inseriti esoneri contributivi per lavoratori provenienti da imprese in crisi e rifinanziamento delle misure per l’autoimprenditorialità giovanile e femminile.
PENSIONI: Punto molto sensibile per la Lega, che vuole mitigare l’impatto della fine di Quota 100 ed evitare un brusco ritorno alla Fornero. In Manovra potrebbe quindi essere introdotta nel 2022 ‘Quota 102’, cioè un meccanismo che consentirebbe di andare in pensione con 64 anni di età e 38 di contributi (ci rientrerebbero poco meno di 50mila persone), e nel 2023 ‘Quota 104’. Questo consentirebbe di ammorbidire lo scalone della Fornero, che costringerebbe ad aspettare i 67 anni per dire addio al lavoro. Non è prevista la conferma di opzione donna, lo strumento pensionistico a favore delle lavoratrici dipendenti e autonome che hanno maturato i requisiti. Sia in cabina di regia, sia durante il Consiglio, diversi ministri avrebbero però chiesto di rinnovare la misura. FAMIGLIE: La manovra indirizzerà fondi anche alle famiglie, per intercettare i loro bisogni. Ad esempio, dovrebbe rendere strutturale il congedo di paternità di dieci giorni. E incentivare il lavoro femminile con una decontribuzione, in particolare per le donne che tornano al lavoro dopo la maternità. Inoltre, aumenteranno i fondi per la gratuità dei libri testo nella scuola dell’obbligo.

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