Dichiarazione di Walter De Cesaris segretario nazionale Unione Inquilini e Silvia Paoluzzi esecutivo nazionale
Il 20 novembre 2022 è la Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e
si celebra in tutto il mondo. La data ricorda il giorno in cui l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite adottò, nel 1989, la Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. In Italia la sua ratifica è avvenuta nel 1991.
La Convenzione internazionale ratificata dall’Italia e quindi legge sancisce, tra gli altri il diritto all’alloggio e alla non divisione del nucleo famigliare.
In Italia ogni anno sono migliaia i minori che sono sfrattati con il loro nucleo famigliare senza o quasi alcun intervento di passaggio da casa a casa o alcuna assistenza da parte dei comuni.
Nei pochi casi di assistenza, si interviene con una sistemazione temporanea a mamma e minore, mentre il papà viene escluso.
In Italia sono 889.000 le famiglie in povertà assoluta e nel 25% é presente un minore.
L’italia quindi sistematicamente non applica la Convenzione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
Non garantisce un alloggio negli sfratti ai minori e divide i nuclei famigliari.
L’Italia ha rinunciato ad avere un parco alloggi di case popolari e non consente alle 650.000 famiglie, dove sono presenti almeno 200.000 minori, in graduatoria di ottenere una casa popolare.
L’Italia cosi mette a rischio anche il diritto alla salute e allo studio per i minori soggetti a sfratto o in precarietà abitativa.
In Italia il 20 novembre non ci sarà nessuna iniziativa pubblica ufficiale e istituzionale che parlerà del diritto dei minori all’alloggio.
Eppure la questione è grave e tocca centinaia di migliaia di minori.
Se l’Italia non intende attuare, come dimostrano i fatti, la Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia e degli adolescenti su una questione fondamentale come il diritto all’alloggio, allora ritiri la firma dalla Convenzione internazionale ratificata nel 1991.
Oppure finalmente inizi ad applicarla dopo 31 anni dalla ratifica.