(Red) Resta molto da discutere tra Russia e Stati Uniti, il vertice di Ginevra ha aperto una piccola strada di dialogo, piccoli passi verso il disgelo, come il ritorno rispettivo degli ambasciatori e qualche timina apertura sulle cosiddette guerre cibernetiche. C’è anche una dichiarazione comune, questa messa neo su bianco, sulla stabilità nucleare, punto centrale per evitare conflitti atomici. Quattro ore di colloqui fitti tra le delegazioni e un’ora e mezza di faccia a faccia tra i due leader, molto meno di quanto previsto. Ala fine conferenze stampa separate, prima Putin e poi Biden. Non si è trattato di un fallimento, ma neppure di un successo. Il tema dei diritti umani non è stato preso neppure in considerazione da Putin che lo ha rinviato al mittente: “Non accettiamo lezioni…” ha detto, lapidario, il Presidente russo. Biden ha poi voluto precisare che l’agenda della sua Amministrazione “non è contro la Russia, ma per gli americani”, frase sibillina che dice tutto e niente.