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Regno Unito e Spagna in campo per il cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi. L’appello del russo Lavrov

 

Il ministro degli Esteri del Regno Unito, David Cameron, inizia oggi la sua visita in Medio Oriente. Durante il suo viaggio si recherà in Israele, in Cisgiordania, in Turchia e in Qatar per incontrare diversi funzionari locali, scrivono i media britannici. Nella giornata di oggi è atteso l’incontro con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu a Gerusalemme e il presidente palestinese Abu Mazen a Ramallah. Cameron esorterà Netanyahu a ripristinare le forniture di acqua, elettricità e carburante a Gaza e ribadirà il sostegno del Regno Unito ad una soluzione a due Stati nei suoi colloqui con Abu Mazen. I principali punti di discussione per il Regno Unito saranno la spinta per ottenere maggiori aiuti a Gaza, un nuovo accordo sugli ostaggi e la discussione di un cessate il fuoco sostenibile a lungo termine. Anche il ministro spagnolo degli Esteri, Josè Manuel Albares, ha cominciato un giro in Medio Oriente, che lo porterà in Libano e Iraq, con incontri al più alto livello, per promuovere una de-escalation della tensione nella regione, indica una nota del ministero. Nel suo primo scalo oggi a Beirut, Albares si riunirà con il primo ministro libanese, Najib Mikati. La Spagna contribuisce con 650 militari alle  missioni di pace della Finul, la forza interina delle Nazioni Unite in Libano, attualmente sotto il comando del generale spagnolo Aroldo Lazaro. Bagdad sarà la seconda tappa del giro, che comincerà nella Base Union III, dove Albares si riunirà con le autorità militari spagnole che partecipano alla Coalizione globale contro Daesh e alla missione Nato in Iraq. Il capo della diplomazia iberica ha previsto un incontro con il suo omologo iracheno Fuad Hussein, col quale analizzerà, fra gli altri temi, la situazione nella regione provocata dal conflitto a Gaza, per la quale Madrid insiste sulla necessità di una soluzione a due Stati, con la convocazione di una conferenza internazionale di pace. Albares si riunirà inoltre con il presidente iracheno Rashid e il primo ministro Al Soudani.

 

 

 

Appello del russo Lavrov, palestinesi si uniscano e “superino la guerra civile”

 

Il popolo palestinese dovrebbe mostrare unità e fermare la guerra civile per raggiungere l’obiettivo della costruzione di uno Stato palestinese, ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov. “Quando si tratta di discutere i parametri del cosiddetto ‘domani’, i seguenti fattori dovrebbero essere di fondamentale importanza: in primo luogo, la volontà consolidata del popolo palestinese stesso”, ha detto Lavrov ieri in una riunione del Consiglio di sicurezza dell’Onu a New York dedicata alla crisi in Medio Oriente. “La prima e principale condizione e’ l’unita’ della nazione palestinese stessa. Crediamo che i nostri fratelli e sorelle palestinesi dimostreranno saggezza strategica e abbandoneranno tutte le considerazioni opportunistiche e il conflitto civile, che impediscono il processo di costruzione della nazione”, ha affermato il capo della diplomazia russa. I palestinesi “dovrebbero decidere da soli come sarà il loro futuro Stato, chi dovrebbe governarlo e come”, ha ammonito Lavrov. E’ troppo presto per parlare di “domani”, poichè prima dovrebbe essere raggiunto il cessate il fuoco a Gaza, ha poi fatto notare. “Una volta allentata la fase acuta dell’attuale crisi”, ha spiegato la posizione di Mosca Lavrov, “cosa che dovrebbe essere facilitata da un appello del Consiglio di Sicurezza per un cessate il fuoco, proponiamo di avviare consultazioni a livello ministeriale per consolidare le posizioni dei principali attori regionali e, su questa base, sviluppare passi concreti per promuovere il ripristino dell’unità palestinese”. “Nella prossima fase sarà richiesta la convocazione di una conferenza internazionale sul Medio Oriente. Lo scopo di tale conferenza è la dichiarazione di uno Stato palestinese e l’elaborazione di misure per garantire una sicurezza affidabile per Israele e normalizzare le sue relazioni con tutti i Paesi arabi e, in generale, musulmani”, ha detto Lavrov.

aggiornamento la crisi mediorientale ore 13.33

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