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Varianti e diffusione del Covid, le Zone Gialle sono dietro l’angolo

Varianti e diffusione del Covid, le Zone Gialle sono dietro l’angolo

Non ci sarà nessun cambio di colore questa settimana nella mappa dell’Italia che resterà tutta bianca ma lo spettro zona gialla, con il ritorno a regole e misure più restrittive, preoccupa alcune Regioni (a rischio Sardegna, Sicilia e Veneto, secondo il report Altems) e c’è attesa per la cabina di regia. Sul tavolo la situazione determinata dalla diffusione della variante Delta e il conseguente possibile uso allargato del Green pass, sul quale il governo si esprimerà nei prossimi giorni, anche se sono molte le fibrillazioni nella maggoranza. Diversi i punti sui quali è concentrata l’attenzione di queste ore: nuovi contagi, parametri per il cambio di colore delle Regioni e i timori di una nuova ondata. “La maggior parte dei casi” di Sars-CoV-2 “segnalati in Italia sono stati identificati negli ultimi 14 giorni in soggetti non completamente vaccinati (cioè che non hanno ricevuto alcuna dose di vaccino, che sono stati vaccinati con la prima dose o con il vaccino monodose entro 14 giorni dalla diagnosi stessa, ovvero prima del tempo necessario a sviluppare una risposta immunitaria completa al vaccino)” ha sottolineato l’Istituto superiore di sanità nel suo ultimo report aggiornato sull’epidemia.
Quanto ai criteri per le zone, il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha osservato che “in una fase caratterizzata da un livello importante di vaccinazione” contro Covid-19, “è ragionevole che nei cambi di colore e nelle conseguenti misure di contenimento pesi di più il tasso di ospedalizzazione rispetto agli altri indicatori”.
C’è poi la variante Delta e il rischio di una nuova ondata di contagi. Questa variante “è 7 volte più contagiosa rispetto alla variante originale di Wuhan” ha evidenziato Walter Ricciardi, ordinario di Igiene generale e applicata all’Università Cattolica e consigliere scientifico del ministro Speranza. “Se prima tu” in caso di positività “contagiavi una persona, adesso ne contagi 7. Nel momento in cui una persona infetta di variante Delta va in un ambiente chiuso e trova delle persone” non protette, “le infetta fatalmente”. Oggi “noi dobbiamo evitare la quarta ondata” di Covid, ha rimarcato Ricciardi. Una quarta ondata, ha proseguito l’esperto, “speriamo che non ci sia. Ma il ministro Véran in Francia ha già detto, sulla base di dati che gli sono stati forniti, che è un’ondata che è presumibile che avvenga, perché a fronte di questa variante così contagiosa è chiaro che i casi aumenteranno. Quello che parimenti non aumenta è per fortuna l’ospedalizzazione” avendo protetto molti.
“Però quando tu dai via libera al virus determini un’esplosione di casi, determini una massa circolante di virus che lo allena a diventare resistente” al vaccino. “E in questa massa – ha ammonito Ricciardi – hai anche una certa quantità di persone non vaccinate o vaccinate male che rischiano di ammalarsi, e hai l’infezione di operatori sanitari che non si prendono la malattia grave, ma non possono più assistere i pazienti”.
aggiornamento Covi del 19 luglio ore 15.10

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