La guerra di Putin

Putin a ruota libera: “Sto combattendo contro una banda di drogati e neo-nazisti”

Non è chiaro se Putin stia perdendo il controllo dei nervi o il controllo della situazione. Non solo è entrato in contraddizione sulla possibilità di una ricomposizione del conflitto, riparendo alla trattativa diplomatica, che era stata già di fatto riaperta dal suo ministro degli Esteri, Lavrov, dopo il messaggio del Presidente ucraini Zelensky, ma ha affidato ad una nota tutta la sua rabbia. Putin ha detto che sta combattendo una “banda di drogati e neonazisti”, per poi chiedere all’esercito ucraino di “prendere il potere” a Kiev e di rimuovere Zelensky. Poi l’apprezzamento per quanto fatto fino ad ora dal suo esercito. Putin  ha “molto apprezzato” le azioni delle forze armate della Federazione nell’operazione speciale lanciata in Ucraina. “Agiscono con coraggio, in modo eroico e con professionalità”. Putin ha detto che i soldato russi stanno “svolgendo con successo il loro dovere militare, realizzando l’obiettivo di garantire la sicurezza e proteggere la patria”. Ma la rabbia di Putin contro l’esercito ucraino potrebbe essere stata dal fatto che i militari di Kiev avrebbero fatto saltare due ponti di collegamento verso la Capitale dall’Aeroporto di Gostomel, circa 30 km a nord-ovest di Kiev, presa dai paracadutisti di Mosca.

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