Roma Capitale

Incendi in VI Municipio, Santori-Licopodio (Lega): “Subito l’esercito e inchiesta della Procura”

“Il VI Municipio Torri brucia ma nessuno interviene. Lettere, note, protocolli, telefonate, mail, Nulla. Nel silenzio senza fine del Campidoglio guidato dal sindaco Gualtieri l’unico suono è la voce spaventosa del fuoco che distrugge il territorio e aggredisce le famiglie con incendi quotidiani che lambiscono le abitazioni, fumo, intossicazioni, sporcizia e pericolo continuo. Una situazione non più sopportabile. Ora basta. Intervenga l’Esercito, e la Procura apra subito un’inchiesta su quanto sta accadendo nel VI Municipio”. Lo dichiarano in una nota congiunta il consigliere capitolino Fabrizio Santori e il capogruppo della Lega in VI Municipio Emanuele Licopodio. “Le numerose lettere inviate dal presidente del Municipio Nicola Franco per organizzare per tempo una rete di prevenzione in vista della stagione secca sono rimaste senza risposta, e ugualmente senza risposta sono quelle successive che chiedevano aiuto nell’emergenza sempre più grave di queste ultime settimane. La dittatura dell’incapacità e dell’ignavia instaurata dal Pd non osi arrogarsi il  diritto di distruggere un territorio, l’unico, per inciso, a guida centrodestra della Capitale. Siamo di fronte ad un disastro annunciato, continuato e gravissimo, l’inquinamento sale alle stelle insieme alle colonne di fumo e l’aria è sempre più irrespirabile”, concludono Santori e Licopodio.

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Alla luce dell’aumento del prezzo di gas, energia elettrica e carburanti la Procura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine. Si tratta di un procedimento al momento contro ignoti senza indagati e senza ipotesi di reato. “L’indagine è volta a verificare le ragioni di tale aumento ed individuare eventuali responsabili”, spiega la Procura. “Ottima notizia! E’ quello che abbiamo chiesto sabato. Ora la Procura senza anche il ministro Cingolani come persona informata sui fatti, come da noi chiesto, così che possa spiegare ai magistrati il contenuto delle sue importanti dichiarazioni e delle accuse che ha fatto. Anche perché il Mite ha tutti i dati che devono essere comunicati dai distributori, primo passo utile per risalire lungo la filiera e individuare i responsabili delle vergognose speculazioni”, afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. “La Procura ora mandi la Guardia di Finanza in tutte le società petrolifere e in tutti i distributori d’Italia per tutti gli accertamenti utili a individuare eventuali profili penalmente rilevanti”, prosegue Dona. “Saremo di supporto all’indagine con tutto il dossier che stiamo raccogliendo”, sottolinea Dona.

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