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Uno sguardo sull’Albania di ieri e di oggi al Torino Film Festival con il Doc ‘Parlate a bassa voce’

 

 

Parlate a bassa voce di Esmeralda Calabria, sarà presentato al 40° Torino Film Festival in selezione ufficiale nella sezione Documentari Italiani fuori concorso. Un film documentario che getta uno sguardo sull’Albania di ieri e di oggi. Il più impenetrabile dei paesi ex comunisti in Europa. Isolazionista, stalinista e antirevisionista. Il peso di una memoria che a più di 30 anni dalla caduta del regime convive con tutti i personaggi incontrati nel film. Musicisti, attori, registi, privilegiati e declassati, raccontano le contraddizioni di un sistema che ha il volto del dittatore Enver Hoxha, che come un Grande Padre ha dato e tolto. Un passato ingombrante che accentua le fragilità e le ambiguità della giovane democrazia. Tutto quello che oggi può sembrare una parodia, all’epoca non lo era e Redi Hasa, musicista violoncellista, inizia un viaggio che parte dai ricordi, dalla paura di dimenticare e dal desiderio di fermare il tempo. Redi nasce a Tirana dove studia violoncello; nel 1997 lascia l’Albania, in seguito alla guerra civile scoppiata durante il nuovo corso democratico, e raggiunge il fratello in Puglia. Qui inizia la sua carriera artistica, e la sua musica, un ponte tra le sonorità dell’area balcanica e quelle pugliesi, si afferma in poco tempo in Italia ed è apprezzata anche a livello internazionale,
“L’Albania evoca barconi, disperazione, povertà, fuga e paura, ma il viaggio delle persone con cui abbiamo parlato – dice Esmeralda Calabria – non appartiene a questo paesaggio. Si muovono in una prospettiva diversa, cercano parole nuove per raccontarsi e dare un senso alla propria storia; aspirano ad uscire da una gabbia interpretativa, rivendicano un diritto a guardare con tenerezza alla loro gioventù, a bassa voce raccontano di vite vissute nella paura, ma vogliono anche salvare qualcosa. Perché qualcosa da salvare c’è sempre, una canzone, l’istruzione, il comunismo come ideale. “Parlate a bassa voce” è il frammentario tentativo di raccontare quel sentimento che non accetta, come unica via d’uscita, di dimenticare, rimuovere il passato, nascondere la vergogna e accettare un futuro senza condizioni”
Redi Hasa accompagna lo spettatore in questo viaggio attraverso quelle persone che si raccontano in una prospettiva presente ma con lo sguardo e la memoria impigliati nel proprio passato. Tutto ciò che è perduto è un’eco vicina e distante della recente storia dell’Albania.
Parlate a bassa voce per la regia e il montaggio di Esmeralda Calabria è prodotto daTitti Santini e Esmeralda Calabria con il contributo di MIC – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, Unione EuropeaRegione PugliaPOR Puglia FESR FSE 2014/2020Fondazione Apulia Film Commission. Musiche originali di Redi Hasa, collaborazione alla regia Mirko Pincelli Produzione esecutiva Akifilm Giorgia Pirillo.

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