“L’instabilità politica, i conflitti armati, i cambiamenti climatici estremi e la forte spinta demografica, hanno contribuito a mantenere elevata, anche nel 2022, la pressione dei flussi migratori irregolari in direzione dell’Italia e dell’Europa, principalmente dall’Africa, dal Medio Oriente e dall’Asia”. E’ quanto si evidenzia nella Relazione annuale dei servizi di intelligence sulle Poliche di informazione per la sicurezza.” La rotta del Mediterraneo centrale, caratterizzata da flussi che originano prevalentemente dalle coste libiche e tunisine, si conferma – secondo l’intelligence – la “principale direttrice di trasferimento via mare di migranti irregolari in Italia”. In Libia, primo Paese di partenza su tale rotta, la presenza di strutturate reti criminali con proiezioni transnazionali, attestate soprattutto a Zuwarah, Az Zawiyah e Sabratah, rappresenta uno dei principali fattori di facilitazione dell’immigrazione irregolare verso le nostre coste ed è una delle cause del forte incremento della pressione migratoria via mare rilevato nel corso del 2022. “Le attività SAR vengono spesso pubblicizzate sui social network dai facilitatori dell’immigrazione irregolare quale garanzia di maggiore sicurezza del viaggio verso l’Europa. In tale contesto, la presenza di navigli SAR, infatti, rappresenta un vantaggio logistico per le organizzazioni criminali che gestiscono il traffico dei migranti, permettendo loro di adeguare il modus operandi in funzione della possibilità di ridurre la qualità delle imbarcazioni utilizzate, aumentando correlativamente i profitti illeciti, ma esponendo a più concreto rischio di naufragio le persone imbarcate”.