Cultura, Arte e Libri

Apre il Parco Archeologico del Celio con il nuovo Museo della Forma Urbis

Una mappa marmorea originale della Roma Antica presentata in modo da essere perfettamente leggibile e una collezione di materiali epigrafici e architettonici inseriti in uno scenario panoramico.

 

È quanto si potrà vedere con l’apertura al pubblico – oggi 12 gennaio – del Parco Archeologico del Celio e del nuovo Museo della Forma Urbis collocato al suo interno, inaugurati ieri dal sindaco di Roma Capitale, Roberto Gualtieri, dall’assessore capitolino alla Cultura, Miguel Gotor, e dal sovrintendente capitolino ai Beni Culturali, Claudio Parisi Presicce.

 

Questo Parco e Museo è parte drlprogetto di valorizzazione dell’intera area del Celio, come parte del programma di riqualificazione del Centro Archeologico Monumentale (CArMe) voluto da Roma Capitale.

 

Il Parco Archeologico del Celio occupa il settore settentrionale del colle Celio, un’area verde orientata verso il Colosseo, all’interno della quale sussistono importanti evidenze archeologiche, come le fondazioni perimetrali del tempio del Divo Claudio.

 

Grazie al recupero degli edifici presenti nell’area, la Casina del Salvi e l’ex Palestra della Gil, e alla sistemazione del contiguo giardino archeologico i visitatori percorreranno nuclei tematici con una grande quantità di materiali epigrafici e architettonici di grandi dimensioni delle collezioni dell’ex Antiquarium Comunale, provenienti dagli scavi di Roma di fine Ottocento,  

 

L’apertura del giardino è parte del programma di Roma per il Giubileo e porterà all’allestimento completo dei reperti e all’apertura al pubblico della Casina del Salvi, che tornerà ad avere la sua funzione originaria di coffee-house ospitando anche una delle nuove Aule Studio di Roma.

 

All’interno del Parco, nell’edificio dell’ex Palestra della Gil, è allestito il nuovo Museo della Forma Urbis, che custodisce i frammenti rimasti della celebre Forma Urbis Romae, la gigantesca pianta marmorea della Roma antica incisa tra il 203 e il 211 d.C. sotto l’imperatore Settimio Severo.

 

E’ di una delle più importanti testimonianze della città antica esposta che dopo quasi un secolo. L’ultima esposizione degli originali è stata realizzata tra il 1903 e il 1924 nel giardino del Palazzo dei Conservatori, poi, fino al 1939 alcuni nuclei significativi sono stati visibili nell’Antiquarium del Celio.

 

La Forma Urbis era esposta originariamente sulla parete di un’aula nel Foro della Pace che fu in seguito inglobata dal complesso dei SS. Cosma e Damiano nell’area del Foro Romano. Era incisa su 150 lastre di marmo applicate alla parete con perni di ferro e occupava uno spazio di circa 18 metri per 13.

 

Dopo la scoperta nel 1562, molti frammenti della grande mappa marmorea andarono perduti, mentre alcuni sono stati fortunosamente ritrovati nel corso del tempo. Oggi resta circa un decimo del totale della pianta originale. Dal 1742 è parte delle collezioni dei Musei Capitolini.

 

Il nuovo allestimento del Museo della Forma Urbis consente la leggibilità di un documento che, per ingombro e condizioni frammentarie, si presta poco a una comprensione immediata. Sul pavimento della sala principale del museo sono collocati i frammenti della Forma Urbis, sovrapposti, come base planimetrica, alla Pianta Grande di Giovanni Battista Nolli del 1748.

Gli spazi interni dell’edificio museale ospitano anche una scelta del materiale architettonico e decorativo dell’ex Antiquarium Comunale.

 

Da oggi il Parco Archeologico del Celio si può visitare tutti i giorni a ingresso gratuito. Il Museo della Forma Urbis resta invece chiuso il lunedì e prevede un biglietto d’ingresso, salvo per i possessori della MIC Card che possono accedere gratuitamente anche allo spazio museale. I servizi museali sono a cura di Zètema Progetto Cultura.

 

Questo progetto si inserisce in una più ampia trasformazione del colle del Celio e dell’intero Centro Archeologico Monumentale, a cominciare da alcuni interventi di grande significato: a breve saranno avviati i lavori di consolidamento e recupero dell’ex Antiquarium Comunale, che porranno fine a un abbandono quasi secolare dell’edificio.

 

Inoltre, l’area verde del Celio sarà riqualificata nella vegetazione, nei percorsi, negli affacci verso il Palatino e nelle connessioni con l’area del Colosseo, mediante un progetto a cura del Dipartimento Tutela Ambientale.

Infine, la Nuova Passeggiata Archeologica, lungo via di San Gregorio, connetterà il Parco del Celio con il Centro Archeologico Monumentale.

 

GiElle

Related posts

Patrimonio artistico e culturale italiano, emesso francobollo per Il Perugino

Redazione Ore 12

A Roma la mostra “Ring and Roll (L’arte è una lotta)” di Paolo Bielli

Redazione Ore 12

Natalie Portman a Roma per ‘Thor, love and thunder’

Redazione Ore 12