Bper ha acquisito Banca Carige confermandosi, sotto la regia del Gruppo Unipol, come la più convinta candidata all’edificazione di un grande polo bancario italiano, a fianco di Intesa e Unicredit. L’istituto modenese, assistito da Mediobanca e Rothschild, ha raggiunto un accordo per rilevare dal Fitd l’80% di Carige. I valori dell’operazione restano quelli già delineati nell’offerta preliminare dello scorso 10 gennaio: Genova verrà pagata un euro, previa ricapitalizzazione a carico del fondo per 530 milioni. Seguirà l’opa degli emiliani sul restante 20% del capitale a 0,8 euro per azione, prezzo a cui si è allineato il titolo a Piazza Affari. valori dell’operazione restano quelli già delineati nell’offerta preliminare di Bper: Genova verrà pagata un euro, previa ricapitalizzazione a carico del fondo per 530 milioni. Seguirà l’opa degli emiliani sul restante 20% del capitale a 0,8 euro per azione, prezzo a cui si è allineato il titolo a Piazza Affari. L’intesa arriva al termine di una due diligence di alcune settimane sull’istituto ligure, dopo che il Fitd, lo scorso 10 gennaio, aveva preferito l’offerta di Bper a quella del Credit Agricole. L’acquisizione dovrà essere completata entro il 30 giugno, così da permettere a Bper di avvalersi degli incentivi fiscali messi in campo dal governo per stimolare le aggregazioni. Si tratta di circa 350-370 milioni di euro che, in aggiunta ai 530 milioni del Fitd, «dovrebbero permettere di coprire i costi di ristrutturazione e integrazione di Carige» consentendo a Bper – secondo i calcoli di Equita – di conservare un indicatore di solidità patrimoniale Cet1 «in area 13%» e un rapporto tra crediti deteriorati lordi e totale crediti “inferiore al 5%», garantendo un aumento a una cifra dell’utile per azione a partire dal 2023.Grazie all’ingresso di 22 miliardi di attivi, 800 mila clienti, 12 miliardi di impieghi e 380 filiali, il gruppo guidato da Piero Montani si consolida come quarta banca italiana per totale attivi, saliti oltre quota 158 miliardi, disponendo di 2120 filiali e servendo oltre 5 milioni di clienti a cui eroga oltre 91 miliardi di finanziamenti. L’acquisto di Carige migliora il profilo geografico di Modena, rafforzando la presenza in Liguria e nel Nord della Toscana. Ma soprattutto conferma il dinamismo della banca emiliana che lo scorso anno ha rilevato circa 600 sportelli di Ubi. Con Unipol al 9% della Popolare di Sondrio, molti vedono nella banca valtellinese – da quest’anno spa – il prossimo tassello di una politica di crescita incoraggiata dal ceo dei bolognesi, Carlo Cimbri, interessato a veder crescere il valore dei suoi investimenti bancari ma soprattutto a distribuire le sue polizze in una rete di sportelli bancari sempre più estesa.