La guerra di Putin

Biden arriva in Europa per il vertice G7 e Consiglio Europeo. Nuove sanzioni per la Russia. Dopo gli oligarchi colpiti anche i patrimoni dei membri della Duma

Il presidente americano Joe Biden imporrà nuove sanzioni a oltre 300 membri della Duma, la Camera bassa del parlamento russo. La notizia è stata diffusa dal New York Times. Giovedì Biden si troverà a Bruxelles per partecipare al vertice della Nato, all’incontro con i leader del G7 e al Consiglio europeo sull’Ucraina. Le sanzioni saranno annunciate in coordinamento con l’Unione Europea e i leader del G7. Anche il consigliere per la sicurezza nazionale Usa Jake Sullivan ha preannunciato per giovedì “nuove sanzioni” dell’Occidente contro la Russia A Bruxelles Biden parteciperà a tre vertici (il G7, il summit della Nato e, autentica novità, il Consiglio europeo) prima di sbarcare venerdì in Polonia, con una missione che si presenta come una delle più importanti proiezioni della leadership americana per mantenere unito e rendere ancora più efficace il fronte occidentale contro Mosca. In Europa, come ha spiegato il consigliere per la sicurezza nazionale Usa Jake Sullivan in un briefing alla Casa Bianca, Biden annuncerà azioni comuni per rafforzare la sicurezza energetica e ridurre la dipendenza dal petrolio e dal gas russo. E, sempre d’intesa con gli alleati, nuove sanzioni e un inasprimento di quelle già in vigore. Sul tavolo ci sono varie opzioni, oltre alle sanzioni: aumentare le forniture militari difensive a Kiev, passare a quelle offensive (con il rischio di un allargamento del conflitto) o l’embargo totale di gas e petrolio, su cui però c’è la contrarietà di Germania, Italia e altri per la loro forte dipendenza dalle forniture russe. I Paesi dell’est Europa spingono invece per una forza di pace internazionale da mandare in Ucraina nelle zone non occupate dai russi: proposta che la Nato e lo stesso Biden hanno finora bocciato. “Ora Putin è con le spalle al muro”, e le accuse secondo cui Kiev abbia armi biologiche e chimiche sono un “chiaro segnale che sta valutando di usarle entrambe nella guerra in Ucraina”. Biden ieri ha rilanciato l’allarme alla vigilia della sua partenza per l’Europa, mentre il Cremlino parla esplicitamente di armi nucleari nel caso in cui “l’esistenza stessa” della Russia fosse in pericolo. “Qui abbiamo un concetto di sicurezza interna ed è pubblico. Potete leggere tutti i motivi per cui vengono utilizzate le armi nucleari – ha spiegato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov in un’intervista alla Cnn -. Se c’è una minaccia esistenziale per il nostro Paese, le armi nucleari possono essere utilizzate secondo il nostro concetto”. Il portavoce del Pentagono, John Kirby, ha definito “pericolose” queste parole. “Non è il modo in cui una potenza nucleare responsabile dovrebbe comportarsi”, ha dichiarato il portavoce ai cronisti.

aggiornamento la Guerra di Putin ore 12.02

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