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Bloccò per giorni il Canale di Suez, la Ever Given lascia il fermo giudiziario e raggiunge Porto Said

Dopo oltre tre mesi dall’incaglio e fermo giudiziario nel canale di Suez, la portacontainer Ever Given della società armatoriale giapponese Shoei Kisen e operata da Evergreen, nelle è tornata a navigare raggiungendo la rada di fronte a Port Said.
Il primo scalo dove la nave verrà sottoposta a ispezioni subacquee per verificare che lo scafo non abbia subito danneggiamenti significativi dal giorno dell’incidente (avvenuto il 23 marzo scorso) che ha bloccato le rotta fra Asia ed Europa.
La liberazione della nave è stata celebrata dall’Autorità che controlla e gestisce il Canale di Suez, ma acqua in bocca sull’entità del risarcimento del danno. L’unico dettaglio noto è che l’accordo è stato trovato sulla base di una cifra da pagare in un’unica soluzione.
Nel corso delle trattative fra autorità del canale e armatori della nave, le pretese della Suez canal Authority da 900 milioni di dollari erano recentemente scese a 550 milioni, ma l’armatore e gli assicuratori consideravano questa richiesta ancora troppo elevata.
A seguito dell’incaglio della Ever Given, l’Egitto ha accelerato il proprio programma mirato ad allargare e approfondire la sezione più meridionale del canale, così come verrà ampliata una seconda corsia di transito più a nord che già era stata oggetto di apposita espansione nel 2015.
Dopo la sosta tecnica a Port Said la nave di Evergreen è attesa nel porto di Rotterdam dove avverrà lo sbarco dei container.

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