Cronaca

Bologna, sesso con minorenni in cambio di stupefacenti

Una nuova inchiesta sconvolge Bologna. Dopo il caso “Villa Inferno”, la Procura ha aperto un nuovo fascicolo analogo. Lo schema è sempre quello della precedente indagine, sesso con minorenni in cambio di droga. Ma la novità sono le modalità. Cinque – si legge su Repubblica – sono le persone iscritte nel registro degli indagati. Tra queste c’è anche un uomo di 46 anni. Fa il conducente di auto blu e più di un anno fa, per lavoro, andava a prendere a scuola una delle studentesse coinvolte in questa storia. Ma presto il rapporto cambia: lei, con le sue amiche, lo chiama per farsi accompagnare alle feste. Lui porta la cocaina, anche durante il lockdown del 2020. A volte accompagna le ragazzine a casa sua per una sniffata ma nega, attraverso la sua avvocata, alcun rapporto sessuale. Nel decreto con il quale i carabinieri sono entrati in casa sua alle sei del mattino, – prosegue Repubblica – i reati contestati sono però due: spaccio e induzione alla prostituzione minorile. Studentesse di buona famiglia, amici con gli agganci giusti, festini nelle ville sui Colli. La coca arrivava con l’auto blu anche durante il lockdown. Cinque indagati, alcuni dei quali hanno appena l’età della patente. Per alcuni di loro, accuse pesantissime: spaccio e induzione alla prostituzione minorile. Droga in cambio di sesso. Da mesi, i carabinieri e due procure — ordinaria e minorile — lavorano per unire i pezzi di un puzzle complicato, fatto di notti da sballo e minorenni, rampolli della cosiddetta “Bologna bene” ma non solo.

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