Scadenza senza appello martedì 18 maggio per SAD delle concessioni rilasciate dalla Provincia di Bolzano nel 1991 per l’esercizio della funivia del Renon, della ferrovia a scartamento ridotto del Renon e della funicolare della Mendola. Così la Provincia ha immediatamente affidato i servizi alla propria società in-house STA, ritenuta soluzione più economica ed efficiente.
“La concessione, a suo tempo affidata senza gara a SAD, un’azienda privata, è stata prorogata più volte – ha spiegato l’Assessore provinciale di BZ per la mobilità, Daniel Alfreider – e come pubblica amministrazione abbiamo il dovere, in conformità con il diritto europeo e nazionale, di affidare il servizio a una struttura provinciale o metterla in gara. La Giunta provinciale ha scelto dopo attenta ricognizione tecnica e legale di adottare la soluzione in-house”.
L’obiettivo dell’intervento provinciale è quello di continuare a garantire il servizio alla cittadinanza sulla Mendola e sul Renon. Mentre SAD sta tentando di evitare il passaggio del servizio a STA per poter continuare a gestire il servizio ottenendo il corrispettivo pagamento in cambio. A questo scopo l’azienda privata ha anche rifiutato di restituire i beni acquistati dalla Provincia, opponendosi al regolare passaggio di consegne alla STA. Da domani mercoledì 19 maggio e fino alla decisione del Consiglio di Stato di Roma sul ricorso urgente presentato da SAD attesa per venerdì, è previsto un servizio di autobus sostitutivo.
“Il progetto della SAD di vendere all’estero i treni finanziati con denaro pubblico è stato bloccato grazie a un pronunciamento del Tribunale – ha spiegato l’Assessore Alfreider – ed ora il Consiglio di Stato a Roma deciderà sull’ennesima richiesta di proroga del servizio avanzata da SAD. Abbiamo massima fiducia nella giustizia. L’amministrazione provinciale farà di tutto per garantire ai cittadini e ospiti dell’Alto Adige un servizio efficiente, superando al più presto questa situazione” .
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