Roma Capitale

Bonessio (coordinamento Verdi-Sinistra): senza la certezza del completamento dell’Anello Ferroviario a rischio anche lo stadio della Roma. Il Governo finanzi l’opera, subito!

L’annuncio di una manovra di bilancio che dovrà fare i conti con penuria di risorse e severi vincoli di spesa, unitamente alla decisione del Ministro Salvini di rimodulare il finanziamento della chiusura dell’Anello Ferroviario di Roma proprio con i fondi di una legge improntata all’austerity, mi induce a pensare che anche questa volta i cittadini romani non vedranno la realizzazione di una opera fondamentale per il futuro della Capitale e che diventa strategica e irrinunciabile in vista della costruzione del nuovo stadio della Roma. Pensare infatti di arrivare alla progettazione definitiva dell’impianto di Pietralata senza la sicurezza assoluta che l’anello ferroviario si chiuda, e che dai quartieri a nord della Capitale si possa agevolmente arrivare alla stazione di Roma-Tiburtina, è una vera follia.

Al di là dei tentativi mal riusciti di rassicurare l’elettorato sul completamento dell’infrastruttura, l’unica certezza al momento è che la gara per la realizzazione della linea Vigna Clara-Tor di Quinto per il rilancio della stazione Val D’Ala non verrà bandita entro il 2023 e l’opera che la città sta attendendo già da troppo tempo slitterà ancora, presumibilmente al 2024 o ancora dopo.

È l’ennesimo scandalo messo a punto da un Governo che ancora una volta dimostra, non solo di non credere, ma di essere totalmente contrario alla transizione ecologica facendo di tutto per contrastarla ed esponendo concretamente l’Italia al rischio infrazione per non aver ottemperato al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda dell’ONU che impone una riduzione delle emissioni di CO2 del 55% entro il 2030.

La salute dei cittadini è un bene primario che non ha prezzo e non si può barattare. Combattere i cambiamenti climatici e limitare le emissioni nocive inquinanti è il motivo per cui stiamo lavorando all’introduzione della fascia verde ZTL proponendo allo stesso tempo delle alternative che passano necessariamente dal potenziamento del trasporto pubblico.

Per migliorare la qualità della vita e ricalibrare i tempi vita-lavoro è imprescindibile puntare sulla ‘cura del ferro’. Ecco che oltre ai lavori di ammodernamento e ampliamento delle linee metropolitane, questa Amministrazione sta incrementando l’infrastruttura tramviaria, grande risorsa per la nostra città nell’ottica della transizione ecologica a supporto della mobilità sostenibile, pubblica e a impatto zero. Con buona pace di quei pochi detrattori che continuano inspiegabilmente a manifestare avversione e ostilità per un mezzo di trasporto pubblico green, inclusivo perché prevede l’accesso facilitato anche per i passeggeri a mobilità ridotta, che trasporta più persone e costa meno.

Così in una nota il consigliere capitolino del Coordinamento Verdi-Sinistra Ferdinando Bonessio

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