Economia e Lavoro

Bonomi (Confindustria), cancella un pezzo del programma del Centrodestra

 

Il Presidente della Confindustria Bonomi, nell’intervento all’Assemblea degli industriale di Varese, cancella, di fatto, una gran parte del programma di Governo del Centrodestra. Il leader degli industriali, nel suo intervento, è stato più che chiaro:  “Non mi esprimo sul risultato elettorale. A votare sono gli italiani e non le imprese. Noi non tifiamo né per uno né per l’altro. Proponiamo le misure e giudichiamo cosa viene fatto. Non possiamo permetterci immaginifiche flat tax e prepensionamenti. Non vogliamo negare ai partiti di perseguire le promesse elettorali ma oggi energia e finanza pubblica sono due fronti emergenza che non possono ammettere follie per evitare l’incontrollata crescita di debito e deficit”.

Parlando all’assemblea degli industriali di Varese, Bonomi ha auspicato la formazione di un Governo nei tempi più rapidi possibili: “Ci auguriamo un Governo con ministri autorevoli, competenti e inappuntabili”.  Secondo Bonomi “nessuno oggi può fare previsioni realistiche sulla crescita e sugli effetti del rialzo dei prezzi dopo la scelta scellerata dei russi. Serve da parte del Governo una generale vasta convergenza sulle scelte, anche con le forze di opposizione. C’è bisogno di serietà, unità e responsabilità su energia e finanza pubblica”. La stessa serietà e unità “perseguita sui conti dello Stato dal Governo Draghi. Il Governo Draghi è stato capace di impiegare 60 miliardi di sostegno senza pregiudicare debito e deficit. Una cosa mai successa in passato. Ma ora non si può contare sulle stesse entrate con il nuovo Governo che si troverà ad affrontare spese” legate alla situazione corrente che arriveranno “facilmente a 50-60 miliardi nella prossima legge di bilancio” alle quali poi si devono aggiungere le “promesse elettorali”. Secondo Bonomi non si può “compromettere la discesa del debito perché si rischierebbe di discostarsi dagli accordi con l’Europa e questo farebbe aumentare fortemente lo spread. E se questo accade si riduce anche la voce dell’Italia al tavolo per la revisione delle regole europee per il prossimo anno. Il nostro Paese semplicemente non se lo può permettere”. Poi sul gas:“Il tetto al prezzo deve essere tutto il gas, non solo quello esportato dalla Russia, soprattutto ora che il gas russo sta venendo meno. Serve anche una sospensione del mercato Ets: riteniamo assurdo che i fondi speculativi possano operare su questo mercato e serve un indice diverso sul mercato Ttf olandese”.

Related posts

Capodanno: con 2,5 mln in quarantena è record per il food delivery

Redazione Ore 12

Strutture turistiche dal prossimo 26 febbraio al via le domande per gli incentivi destinati a riqualificare

Redazione Ore 12

Con pandemia, guerra e bolletta energetica la filiera ha perso 50 miliardi di euro di fatturati. L’analisi di Coldiretti e Confcommercio   Turismo, solo macerie

Redazione Ore 12