Cronaca

Camorra, vasta operazione Carabinieri-Polizia di Stato nel napoletano. Decine gli arresti

 

Dalle prime ore di lunedì a Napoli è in corso una vasta operazione dell’Arma dei Carabinieri e della Polizia di Stato e in esecuzione di un’ ordinanza restrittiva, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 66 persone ritenute gravemente indiziate di associazione di tipo mafioso, estorsione e detenzione di armi, a vario titolo legate al cartello camorristico denominato De Luca – Bossa – Casella – Minichini – Rinaldi – Reale attivo nella zona orientale del Napoletano. Si tratta di una delle più vaste operazioni anti Camorra intraprese nel post pandemia. Decine di arresti a Ponticelli, nell’area est di Napoli, dove da almeno due anni si combatte a colpi di sparatorie, stese e bombe la faida tra il clan De Micco-De Martino e quello De Luca Bossa-Casella-Minichini. Sette le vittime in tutto, tra cui un innocente, in questi ultimi anni. Dalle prime ore l’Arma dei Carabinieri e la Polizia di stato stanno dando esecuzione a un’ordinanza restrittiva emessa dal gip del Tribunale di Napoli su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia. La vasta operazione riguarda 66 persone ritenute gravemente indiziate di associazione di tipo mafioso, estorsione e detenzione di armi, a vario titolo legate al cartello camorristico denominato De Luca – Bossa – Casella – Minichini – Rinaldi – Reale attivo nella zona orientale del capoluogo. Il provvedimento, fanno sapere i carabinieri ha previsto  la custodia cautelare in carcere per 57 persone, gli arresti domiciliari per due e per quattro il divieto di dimora nel comune di Napoli. “L’ordinanza compendia gli esiti di una vasta attività di indagine, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, avviata nell’aprile 2016 in seguito ad un sequestro di sostanza stupefacente e di alcuni manoscritti presso una delle abitazioni in cui veniva gestita l’attività illecita del gruppo criminale, indagine poi ampliata nel tempo raccogliendo importanti elementi probatori sull’associazione in questione. Un secondo segmento di attività, avviato nel settembre 2020 a seguito di alcuni atti intimidatori nei confronti di cittadini del quartiere Ponticelli, ai quali venivano chieste somme di denaro in cambio del mantenimento o dell’ottenimento di alloggi popolari, ha consentito di documentare l’attuale permanenza del clan e delle relative attività illecite”.

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