Politica

Caro Bollette, le proposte di De Toma (FdI) per arginare la crisi che colpisce famiglie ed imprese

Massimiliano De Toma, parlamentare di Fratelli d’Italia, ha presentato una risoluzione nella quale si fanno delle proposte articolate per arginare il caro-bollette e la crisi derivante da questo vero e proprio collasso economico sia per le famiglie che per le imprese. Ecco l’articolato e le richieste fatte avere in Commissione e naturalmente al Governo a seguito della Conferenza stampa del Presidente del Consiglio Draghi in cui sono state illustrate le proposte del Governo per sterilizzare gli effetti dei rincari energetici. Ecco le proposte dell’Onorevole De Toma:

  1. a)azzerare, per il periodo minimo di 12 mesi, l’imposta sul valore aggiunto e l’accisa per i prodotti energetici ottenuti da fonti rinnovabili, per l’energia elettrica e per il gas destinati agli usi domestico ed industriale, per i prodotti energetici a basso impatto ambientale come benzina verde e Gpl destinati alla mobilità personale e per quelli destinati al trasporto delle merci, al fine di favorire il contenimento complessivo dei prezzi delle bollette energetiche per le famiglie e per le imprese e salvaguardare la sostenibilità del sistema economico, produttivo ed occupazionale del Paese;
  2. b)dare immediata attuazione, in subordine al puntoa) ed in ogni caso conseguentemente alla conclusione del periodo di 12 mesi in esso previsto, al complesso degli impegni di cui alla mozione 1-00513 approvata dalla Camera con il parere favorevole del Governo ed in particolare del capoverso 4) del dispositivo volto ad adottare iniziative progressive di contenimento del costo finale dei prodotti energetici riducendo il peso fiscale delle accise e dell’Iva all’aliquota più bassa oggi consentita dalla normativa europea;
  3. c)destinare annualmente, a decorrere dall’anno 2023 e in subordine all’attuazione dei puntia) e b), almeno il 50 per cento del gettito erariale derivante dalla vendita al consumo dei prodotti energetici sottoposti ad accisa, per sterilizzare gli aumenti di energia elettrica e gas per le famiglie italiane, direttamente in bolletta mediante compensazione ovvero mediante restituzione in sede di dichiarazione dei redditi delle persone fisiche;
  4. d)destinare annualmente, a decorrere dall’anno 2023, almeno il 50 per cento del gettito erariale da accisa, derivante dalla produzione e vendita al consumo dei prodotti sottoposti ad accisa, con esclusione dei prodotti da fumo, nonché del gettito erariale derivante dalle operazioni di contrasto delle frodi fiscali sui prodotti sottoposti ad accisa, al sostegno della corrispondente filiera produttiva e commerciale, mediante l’erogazione di contributi pari al 50 per cento degli importi sostenuti e autorizzati per la realizzazione di progetti di sviluppo, potenziamento, ristrutturazione o riconversione degliasset produttivi o commerciali che favoriscano nel contempo la salvaguardia o la crescita dei livelli occupazionali nonché i processi di transizione ecologica per una economia green e sostenibile;
  5. e)istituire, al fine di rafforzare le misure previste a tutela dei consumatori, un «Albo delle Imprese e degli operatori economici e commerciali certificati» di pubblica consultazione in cui, i soggetti tenuti all’iscrizione, ripartiti per categoria merceologica, limiti dimensionali e in possesso delrating di legalità, siano autorizzati ad operare sul territorio nazionale nei settori della gestione idrica, dell’energia e delle utilities;
  6. f)ridefinire il «mixenergetico» del Paese dando immediata priorità a fattori con diretto impatto sulla economia nazionale, ossia efficienza energetica ed autoconsumo, tenuto conto che, in tal senso, è di fondamentale importanza portare in edilizia libera tutte le possibilità di installazione di impianti Fer, dalle persone fisiche alle persone giuridiche, utilizzando strutture o superfici urbane e industriali che potrebbero soddisfare gran parte della produzione interna di energia;
  7. g)snellire e semplificare tutti gli adempimenti burocratici attualmente richiesti per ottenere un’autorizzazione alla costruzione e all’esercizio degli impianti indicati al puntof), ed evitare in tal modo ricorsi giuridici e dinieghi autorizzativi;
  8. h)avviare, al fine di realizzare parte della stabilizzazione della rete, piccoli impianti a biomassa e biogas, dando così in parte una svolta alla gestione dei rifiuti trasformando il problema in occasione;
  9. i)riorganizzare il sistema dei pompaggi e degli accumuli attraverso un controllo pubblico, dato che ad oggi si calcola un potenziale di circa 7 GWp non utilizzati;
  10. l)a seguito dell’attuazione dei puntif)g)h) e i), prendere in considerazione le attuali tecnologie in ordine di costo marginale crescente per garantire stabilità alla rete (gas, carbone e nucleare d’importazione);
  11. m)porre un obbligo, a carico alle amministrazioni pubbliche quali comuni, province e regioni, a dotarsi di un piano energetico ed ambientale che permetta l’individuazione e la perimetrazione di aree destinate alle installazioni di impianti Fer (biomasse, biogas, eolicoon-shore e off-shore, fotovoltaico);
  12. n)individuare da parte dello Stato le zone più opportune, anche all’interno delle acque territoriali, per consentire l’installazione di impianti Fer (biomasse, biogas, eolicoon-shore e off-shore, fotovoltaico).

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