Chiusura di trimestre positiva per il mercato residenziale italiano, i cui prezzi segnano un incremento dell’1,7% per attestarsi a un valore medio di 1.851 euro al metro quadro. A rivelarlo è l’ultimo report sui prezzi delle abitazioni usate stilato da idealista, portale immobiliare leader nello sviluppo tecnologico in Italia, secondo cui anche la variazione interannuale dei valori immobiliari permane in terreno positivo, segnando un aumento del 2,2%. Mentre, a livello mensile i prezzi dell’usato sono in lieve calo dello 0,4%. Secondo Vincenzo De Tommaso, Responsabile Ufficio Studi di idealista: “Il mercato immobiliare italiano è entrato in una fase di transizione nel 2024, dopo due anni di crescita costante. Lo stock di case in vendita sta lentamente aumentando, complice il rallentamento del mercato dovuto ai rialzi dei tassi di interesse. Questi hanno frenato la domanda, portando a un incremento degli immobili invenduti e allungando i tempi di vendita. Nonostante ciò, il costo di possedere una casa resta ancora elevato per gran parte della popolazione, in particolare per i lavoratori con redditi medi, spesso non in grado di soddisfare i requisiti minimi richiesti dalle banche per ottenere un mutuo. Tuttavia, si intravedono segnali di miglioramento, soprattutto grazie al recente calo dei tassi d’interesse”. De Tommaso ha poi evidenziato che il recente taglio di mezzo punto percentuale del tasso di riferimento da parte della BCE, avvenuto recentemente, “potrebbe migliorare le prospettive per gli acquirenti, purché la domanda non aumenti troppo velocemente, evitando così ulteriori rincari dei prezzi, considerata la persistente scarsità di case in vendita in Italia.”
Capoluoghi
L’86% dei 106 capoluoghi monitorati dall’analisi di idealista evidenzia degli incrementi dei valori immobiliari, con i maggiori che si concentrano nelle città di Gorizia (11,7%), Como (11,4%) e Lecco (11%). Anche in altri 51 centri gli aumenti del trimestre sono superiori alla media registrata a livello nazionale (1,7%), con percentuali che oscillano tra il 7,8% di Brescia a scendere fino all’1,9% di Novara. I restanti 33 aumenti cittadini sono compresi tra l’1,7% di Catanzaro e lo 0,2% di Modena. Nel trimestre estivo non subiscono alcuna variazione di prezzo Milano, Cuneo e Vercelli, che mantengono prezzi stabili rispetto a 90 giorni fa. Mentre, subiscono dei ribassi 16 città italiane, con i cali maggiori che interessano Rieti (-3,2%), Macerata (-2,6%) e Oristano (-1,5%). Passando ai principali mercati cittadini, oltre alla sopracitata stabilità dei prezzi di Milano, si segnalano gli aumenti di Napoli (3,3%), Bologna (2,4%), Torino (2,3%), Firenze e Venezia (entrambe su dell’1,1%) e Roma (0,8%). Sul fronte dei prezzi, Milano (4.988 euro/m2) mantiene il primato di città più cara, davanti a Bolzano (4.610 euro/m2), Venezia (4.529 euro/m2) e Firenze (4.157 euro/m2). Prezzi superiori alla media nazionale di 1.851 euro si rilevano in altri 40 capoluoghi, dai 3.526 euro di Bologna a scendere sino ai 1.885 euro di Torino. All’opposto della classifica, Caltanissetta (710 euro/m²) è il capoluogo italiano più economico per l’acquisto di un immobile.
Regioni
Nel trimestre estivo tutte le regioni fanno rilevare aumenti dei valori immobiliari, con i rialzi più forti riscontrati in Calabria (4,7%), Marche (4,2%), Sardegna (3,8%) e Veneto (3,7%). Incrementi consistenti sopra l’1% per altre 13 aree con variazioni comprese tra il 3,4% della Valle d’Aosta e l’1,2% della Sicilia. I rialzi meno marcati del periodo toccano Liguria (0,5%), Toscana (0,4%) e Lazio (0,1%). Il Trentino-Alto Adige (3.231 euro/m2) è in testa alla classifica dei prezzi regionali, davanti alla Valle d’Aosta (2.710 euro/m2) e alla Liguria (2.513 euro/m2). Al contrario, le regioni più economiche per la compravendita sono Calabria e Molise, rispettivamente con 932 e 902 euro al metro quadro.
Province
A livello provinciale, la tendenza del periodo è nettamente rialzista con il 94% delle aree in ripresa. Infatti, delle 106 province monitorate dal portale, solo tre- Rieti (-1,3%), Firenze e Frosinone (-0,5%) presentano dei cali. I maggiori incrementi del trimestre si concentrano a Enna (8,1%), Brescia (7,7%), Rimini (7,4%) e Como (6,6%). In crescita anche la provincia di Roma (1,1%) e quella di Milano (0,3%). Bolzano (4.558 euro/m2) è la provincia con i prezzi delle case più elevati, seguita da Milano (3.398 euro/m2), Lucca (3.116 euro/m2) e Savona (3.071 euro/m2). All’opposto della graduatoria dei valori immobiliari provinciali, troviamo Biella (635 euro/m2) davanti a Caltanissetta e Isernia, con 661 e 679 euro/m2.