Economia e Lavoro

Ripartita la locomotiva Ue

Le attività d’impresa a luglio registrano performance che non si ricordavano da 21 anni. Fondamentale la riapertura dei mercati dopo le restrizioni per il contenimento di Sars-Cov 2

Ripartenza straordinaria delle imprese nell’Unione Europea che è talmente forte che così non si registrava da ben 21 anni . Incredibile il rafforzamento del mese di luglio, una condizione determinata essenzialmente dalla riapertura dei mercati liberata dalle misure stringenti per contenere la pandemia di Sars Cov-2 . A dare questa importante notizia per l’economia continentale è un report della società di ricerche Ihs Markit, che segnala comeil Purchasing Managers Index sia salito a 60,6 punti, dai 59,5 di giugno, segnando il valore più alto da 252 mesi. L’indice Pmi relativo al terziario è salito a 60,4 punti, dai 58,3 di giugno quello sul manifatturiero invece si è smorzato a 62,6 dai 63,4 punti di giugno. I dati sono stati raccolti dal 12 al 22 luglio e secondo Markit “la domanda, ancora una volta, ha superato l’offerta, i prezzi di vendita di beni e servizi sono nel frattempo aumentati energicamente. Inoltre, a causa dei vincoli legati alla capacità produttiva, il lavoro inevaso è aumentato segnando un livello record, allo stesso valore registrato precedentemente. La fiducia però ha subìto l’effetto dei crescenti timori sulla variante Delta, portandosi al valore minimo in cinque mesi. Il settore del terziario in particolare sta approfittando di una maggiore libertà di movimento “, ha commentato il capo economista di Markit, Chris Williamson. “I ritardi sulla catena di distribuzione, che impediscono la produzione e spingono i costi delle aziende al rialzo, rimangono tuttavia la preoccupazione principale per il manifatturiero. Il conseguente rialzo dei costi ha causato un aumento quasi record dei prezzi medi di vendita per beni e servizi che nei prossimi mesi potrebbe causare un incremento dei prezzi dei beni di consumo. L’indagine ha inoltre evidenziato il grave pericolo che la variante Delta costituisce per l’economia futura. Infatti, l’aumento dei casi non solo ha ridotto l’ottimismo al livello più basso da febbraio, ma nuove ondate di Covid su scala mondiale potrebbero innescare ulteriori ritardi sulla catena di distribuzione globale, causando prezzi ancora più alti”.

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