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Caso Cospito, Delmastro: “Non mi aspettavo il rinvio a giudizio”. Nessun passo indietro dalle opposizioni

 

Non mi aspettavo il rinvio a giudizio, ero preparato, sono pronto a dimostrare la mia innocenza di fronte al giudice de merito. Non mi aspettavo il rinvio a giudizio,così come non se lo aspettavano più pubblici ministeri che hanno chiesto prima l’archiviazione e poi per ben due volte il proscioglimento”. Così il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro (nella foto) intervistato dalla trasmissione “Stasera Italia” su Rete 4. “Andrò a giudizio serenamente – ha aggiunto Delmastro – con questa anomalia, per cui l’imputato giocherà in squadra con i pubblici ministeri per affermare la sua innocenza. A nulla è valsa la riforma Cartabia che diceva che un giudice, un Gup, può rinviare a giudizio se c’è una ragionevole previsione di condanna. Una ragionevole previsione di condanna con l’accusa che chiede l’assoluzione”. Ma se la maggioranza di centro destra difende il suo Sottosegretario alla Giustizia. Le opposizioni non mollano la presa. Ecco la posizione del Pd:“Il giudice nei suoi provvedimenti ha rilevato chiaramente il fatto che i parlamentari Pd Lai, Serracchiani, Orlando e Verini – dopo la visita al carcere di Sassari – sono stati diffamati in aula e, rinviando a giudizio il sottosegretario Delmastro Delle Vedove, ha confermato che i materiali trasmessi dallo stesso a Donzelli sarebbero serviti per l’intervento di quest’ultimo in aula. Al di là dell’aspetto giudiziario – che con il rinvio a giudizio di Delmastro Delle Vedove farà il suo corso – si conferma da parte dei due esponenti FdI – un modo di concepire e praticare le responsabilità istituzionali e i rapporti politici del tutto estraneo al senso dello Stato e ai principi di correttezza”. Così i parlamentari democratici Lai, Serracchiani, Orlando e Verini. Ed ancora le bordate del M5S: “Il rinvio a giudizio del sottosegretario Delmastro è solo l’ultimo passaggio di una vicenda gravissima prima di tutto sul piano istituzionale e politico. Il suo comportamento e quello del suo collega di partito Donzelli sono stati inqualificabili e per questo il M5S ha chiesto subito le dimissioni da sottosegretario per Delmastro e da componente del Copasir per Donzelli. Quanto deciso oggi dal Gup di Roma per noi è solo la conferma del fatto che avevamo ragione nel denunciare quelle condotte, pericolose e offensive per il corretto funzionamento delle istituzioni. Ribadiamo dunque che Andrea Delmastro deve dimettersi dal delicato ruolo di sottosegretario alla Giustizia”. Così le capogruppo M5S nelle commissioni Giustizia di Camera e Senato Valentina D’Orso e Ada Lopreiato. Poi l’Alleanza Verdi e Sinistra: “Il rinvio a giudizio del sottosegretario Delmastro, e l’avvio del conseguente processo, definirà le responsabilità penali dell’esponente di FDI. Nella mia denuncia ho contestato la violazione del segreto amministrativo, attribuita a Delmastro per aver consegnato i verbali del GOM al suo collega, l’On. Donzelli, utilizzati poi per attaccare l’opposizione. In questa vicenda, chi ne esce malissimo è il ministro della Giustizia Nordio, che ha costantemente difeso Delmastro e Donzelli. Sorprendentemente per un giurista come lui, ha confuso il segreto di Stato con quello amministrativo”. Così in una nota il co-portavoce di Europa Verde e deputato di Verdi e Sinistra Angelo Bonelli, che prosegue: “La difesa di Nordio, basata su motivazioni politiche e non nel rispetto delle norme, è gravissima. Per questo, torno a chiedere a Nordio chi gli abbia chiesto di difendere Delmastro, quando la violazione del segreto amministrativo era evidente. In aula, Donzelli affermò che i verbali da lui letti sarebbero stati accessibili a tutti i deputati su richiesta. Ricordo di aver chiesto al ministro gli stessi verbali in possesso di Donzelli, ma mi fu negato l’accesso, in quanto erano riservati. Questo episodio ricorda le affermazioni di Lollobrigida riguardo allalla possibilità di fermare i treni su richiesta dei cittadini. Anche Donzelli agì allo stesso modo. Questa destra sembra utilizzare lo stato senza rispettare le regole e, per questo, sono convinto della correttezza della mia denuncia.”
“Ora, per rispetto delle istituzioni, Delmastro dovrebbe dimettersi, e ritengo che Donzelli debba rendere conto del suo comportamento, considerando la divulgazione dei verbali segreti”, conclude Bonelli.

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