Roma Capitale

Cittadino somalo con documenti falsi e biglietti per la Francia, fermato ed arrestato dai Carabinieri

Grazie al quotidiano monitoraggio dei flussi dei passeggeri in transito nell’area della stazione ferroviaria “Tiburtina” e dell’autostazione “Tibus”, i Carabinieri della Stazione Roma viale Libia hanno arresto un cittadino somalo di 25 anni, senza fissa dimora e nullafacente, con l’accusa di per possesso di documenti falsi e false dichiarazioni sull’identità personale. Verso le 20 circa, i Carabinieri hanno controllato il giovane mentre si trovava nei pressi di uno stallo all’interno dell’Autostazione “Tibus”. Il 25enne alla richiesta di esibire i documenti ha fornito una carta di identità riportante la propria foto ma con i dati identificativi di un’altra persona italiana. A seguito della perquisizione personale i militari hanno anche rinvenuto e sequestrato anche due biglietti di autobus con le destinazioni di Marsiglia e Lione. Dopo l’arresto il giovane è stato portato in caserma e trattenuto, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, in attesa di essere tradotto presso le aule di piazzale Clodio per il rito direttissimo.

Related posts

Regione Lazio. Desideri: i prossimi 5 anni saranno un periodo di grandi opportunità per territorio e cittadini.

Redazione Ore 12

Al termine di un’articolata attività investigativa, i Carabinieri della Stazione di Ostia Antica hanno denunciato a piede libero, con l’accusa di danneggiamento seguito da incendio in concorso, 2 romani con precedenti residenti ad Acilia e Centro Giano. Le indagini sono scattate a seguito dell’incendio di 2 autovetture appiccato, nella tarda serata del 15 aprile scorso, in via del Collettore Primario. I Carabinieri intervenuti sul posto hanno sin da subito intuito che l’incendio, che aveva interessato le auto intestate ad un imprenditore del posto, non era stato accidentale. Nell’immediatezza i militari si sono messi alla ricerca di ulteriori indizi e nelle vicinanze hanno rinvenuto, gettata all’interno di un canale, una tanica di benzina vuota. Sono così scattate le indagini che, attraverso l’escussione della vittima, le analisi delle immagini di alcuni sistemi di videosorveglianza presenti in zona e tramite l’esame del traffico telefonico e delle rilevazioni GPS di alcuni sospettati, hanno consentito di individuare i possibili autori del reato. Uno di questi, un 46enne di Acilia, messo sotto pressione dalle domande dei militari, ha, infine, confessato, motivando il proprio gesto come una vendetta per un presunto debito non onorato dalla vittima. A seguito della confessione dell’uomo, i Carabinieri sono riusciti a ricostruire l’intera vicenda, arrivando ad identificare anche il complice. I due incendiari sono stati, quindi, denunciati alla Procura della Repubblica di Roma.

Redazione Ore 12

Tornano il primo di agosto i Musei gratis nella Capitale

Redazione Ore 12