Roma Capitale

Colosseo illuminato contro la pena di morte. In tanti con la Comunità di Sant’Egidio

“Il 30 novembre del 1786 venne abolita, per la prima volta, la pena di morte in uno Stato, il Granducato di Toscana. Da allora molta strada è stata fatta nel cammino che porta all’abolizione della pena capitale nel mondo. Ma tanto si può e si deve fare ancora contro questo strumento altamente inumano oltre che inutile, dato che non funziona come deterrente e riduce gli Stati a meri esecutori di ingiustizia”.

Lo ricorda, in una nota, la Comunità di Sant’Egidio che negli ultimi anni ha portato avanti una campagna in tutti i continenti per giungere ad una moratoria universale.

Come già avvenuto negli scorsi anni, anche il 30 novembre, alle 18, presso il Colosseo di Roma si è svolta una manifestazione cui prenderanno la parola il presidente di Sant’Egidio, Marco Impagliazzo, l’avvocato Suzana Norlihan Alias, attivista contro la pena capitale in Malaysia, Renny Cushing, protagonista dell’abolizione della pena di morte nel New Hampshire, e Mario Marazziti, fondatore della World Coalition Against the Death Penalty.

 

“Il monumento più celebre di Roma, per l’occasione – prosegue la nota – verrà illuminato e farà da sfondo a una spettacolare scenografia digitale Visual Mapping 3D. Attraverso questa innovativa tecnologia, non invasiva sugli edifici perché composta semplicemente da fasci di luce che creano immagini e video, verranno proiettate sul Colosseo elaborazioni grafiche e tridimensionali altamente suggestive, dedicate al tema #DefeatingHatred, perché è l’odio il vero nemico da sconfiggere per umanizzare le società e liberarle dalla violenza”.


Sempre il 30 novembre , oltre 2.000 “Città per la vita” nel mondo illumineranno i loro monumenti per dire di “no” alla pena di morte. L’iniziativa è stata presentata ieri 29 novembre presso la sala della Protomoteca in Campidoglio alla presenza dei promotori e del sindaco di Roma Roberto Gualtieri

 

”È un piacere e un onore ospitare questa iniziativa che dal ’99 Sant’Egidio promuove con capacità edefficacia. Domani illumineremo per questa causa il Colosseo”. ha detto il sindaco

“Questo tema richiede un impegno contante che vede Roma decisa ad affiancarvi. Non deve essere una delle tante Giornate, ma una battaglia per ricordare al mondo l’orrore e l’insensatezza della pena di morte.

La pena deve essere severa se necessario, ma non può essere irreversibile. Accolgo l’appello per la moratoria e l’abolizione, ed è positivo che ci sia larga partecipazione. Roma su questo deve continuare costantemente far sentire la sua voce.

Spero che la luce che domani renderà ancora più bello il Colosseo sia segno di vita e di speranza per i diritti universali e inviolabili dell’uomo.

Lo facciamo nella prospettiva di supporto alla richiesta di moratoria presentata alle Nazioni Unite,con tantissime firme. Invito tutti a firmarla per essere parte di questa battaglia civile”.

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