In vista delle prossime assunzioni, preannunciate dal Ministro Piantedosi, che dovrebbero vedere l’immissione di oltre 10mila operatori fra Forze di Polizia ad ordinamento civile e militare e vigili del fuoco, l’ufficio studi del sindacato di polizia Consap ha analizzato le limitazioni all’assunzione individuandone una che appare non più al passo coi tempi.
Secondo questo studio del sindacato una platea potenziali di aspiranti, quasi l’1% della popolazione, si vedrebbe esclusa dai concorsi, in quanto fra gli impedimenti di carattere sanitario-personale, figura ancora l’esclusione per celiachia.
Va sottolineato, spiega la Consap, che questo tipo di intolleranza è in forte crescita in tutta la popolazione mondiale e in Italia attualmente ci sono quasi 300 mila persone che ne soffrono comprese in un’età fra i 18 ed i 59 anni, ma il monitoraggio stima che potrebbero essere oltre 600 mila se solo si modificasse l’approccio diagnostico.
Non di meno anche l’industria alimentare da tempo sta cercando di non farsi trovare impreparata a questa crescente escalation, cosi come lo stesso servizio sanitario nazionale che nel 2021 ha speso oltre 200 milioni di euro per garantire l’opportuna terapia per chi soffre di celiachia.
Attualmente la terapia per questa intolleranza è esclusivamente quella di un regime alimentare privo di glutine, e salvi alcuni casi limite, non si tratta di una malattia invalidante.
Sulla base delle attuali conoscenze quindi, a parere della Consap, andrebbe rivista ed aggiornata, la norma che preclude l’accesso a chi soffre di celiachia, ricomprendendo questa patologia non già a livello 3 del profilo sanitario eccellente, come è considerata oggi, portando all’esclusione del candidato per motivi sanitari. Pertanto la Consap ha chiesto al ministero di rivalutare le regole di accesso in relazione al mutato contesto sociale e medico della condizione della celiachia: “riscrivendo una norma che – ha detto il Segretario Generale Nazionale della Consap Patrizio Del Bon – così come è oggi appare anacronistica e finanche discriminatoria.
