La guerra di Putin

  Conflitto russo-ucraino, il tempo non gioca a favore di Kiev

di Giuliano Longo

Gli ucraini, sostenuti dall’Occidentale, hanno ottenuto totale di oltre 165 miliardi di dollari in aiuti, attrezzature militari e sostegno finanziario, stanno combattendo contro le formidabili difese russe e le sfide del coordinamento militare interno.

Dopo il fallimento dell’offensiva lanciata lo scorso giugno, il futuro del Paese dipende dal sostegno continuo occidentale, mentre ormai è chiaro che Putin mira a esaurire le risorse di Kiev, senza prevedere (per ora) offensive su larga scala e in profondità in territorio ucraino, puntando ad esempio non su Kiev, ma su Odessa.

L’opinione pubblica americana, dopo i recenti conflitti in Iraq e Afghanistan, è stanca delle guerre  e di questo Zelensky è consapevole, quindi tenta di capovolgere la prospettiva non favorevole del conflitto, con incursioni in territorio russo e sabotaggi delle sue infrastrutture, ma con progressi strategici scarsamente rilevanti (se non propagandisticamente)  di fronte alla lenta avanzata dei russi. 

Dopo aver subito oltre 300.000 vittime nella prima guerra mondiale, molti americani erano decisamente contrari a combattere un’altra guerra per i confini europei e i possedimenti coloniali.

Rooseveltriconobbe la validità della posizione isolazionista nella sua retorica politica. Il suo consiglio di guerra era pieno di personalità di grande valore. Questi esperti furono incaricati di portare i fatti al Congresso, che approvò, una serie di progetti di legge che aumentavano i finanziamenti all’esercito e alla marina, istituirono la leva e fornirono agli alleati materiali ed attrezzature belliche di cui avevano disperatamente bisogno.

La preparazione prebellica significava consultare e persuadere il popolo americano. Roosevelt cercò di rassicurare gli isolazionisti che era contrario alla guerra, mentre allo stesso tempo si preparava a difendere gli interessi americani. Biden non è riuscito ad imbastire un strategia coerente nella stessa direzione.

Dopo l’invasione russa nel febbraio 2022, l’Ucraina ha ottenuto il sostegno occidentale attraverso la difesa di Kiev e del Donbass contro la schiacciante superiorità numerica dei russi. Le controffensive ucraine a Kharkiv e Kherson hanno avuto un enorme successo, consentendo all’Occidente di allentare i cordoni della borsa.

Così gli Stati Uniti donarono oltre 75 miliardi di dollarialla causa ucraina:

-4,5 miliardi di dollari in sovvenzioni e prestiti militari;

-18,3 per addestramento, attrezzature, armi e supporto logistico;

-26,4 in aiuti finanziari al bilancio nazionale ucraino;

-2,7  in assistenza umanitaria;

– 23,5 di attrezzature e armi militari, il cui prelievo è stato autorizzato dal ramo esecutivo dalle scorte esistenti.

I membri europei della NATOhanno fornito oltre 43 miliardi di dollari in aiuti finanziari e 29 in attrezzature militari, armi e addestramento per i soldati . L’UE ha inoltre fornito altri 18 miliardi di dollari per sostenere i rifugiati ucraini fuggiti negli Stati membri dell’UE, per un totale del sostegno europeo e della NATO pari a 90 miliardi di dollari.

Gli Stati Uniti hanno quasi eguagliato il sostegno europeo al conflitto, ma  è chiaro che questo sostegno  è assolutamente vitale per il proseguimento delle operazioni di combattimento dell’Ucraina.

La Russia ha lavorato efficacemente per consolidare le sue forze di terra in posizioni difendibili dopo l’autunno del 2022. Questi consolidamenti avevano lo scopo di frustrare la spinta ucraina a est verso Rostov sul Don – la fonte della logistica e dei rifornimenti russi – o a sud verso il Mar d’Azov.

I tempestivi aggiustamenti della linea da parte della Russia hanno saldamente trincerato le loro truppe dietro fortificazioni e campi minati. Non c’erano  punti deboli; nessun frutto a portata di mano che gli ucraini potessero sfruttare per ottenere una svolta.Le trincee russe sono ora così fitte che possono essere viste dallo spazio.

Al contrario le forze armate ucraine stanno rivelando i propri limiti. C’è unacompetizione autodistruttiva tra i leader militari che non  coordinano bene i progressi. Le batterie di artiglieria  non possono supportare i movimenti di fanteria di altri battaglioni o brigate. Il supporto aereoravvicinato è inesistente.

Il 21 agosto 2023, il presidente ungherese Viktor Orbansi è incontrato con il commentatore populistaTucker Carlson a Budapest eal quale ha riferito una verità sottovalutata in Occidente: l’Ucraina non può vincere, affermando  che l’Occidente non capiva la Russia, la quale considera il dominio dell’Ucraina un imperativo per la propria sopravvivenza nazionale.

La Russia sta schierando in Ucraina un esercito di leva composto da oltre 600.000 soldati.Rendendosi conto che le forze di terra non sono in grado di combattere una guerra di manovra, il Ministero della Difesa si sta procurando anche sistemi d’arma antiquati e imprecisi per bombardamenti di massa e attacchi alle infrastrutture ucraine.

Kiev ha aumentato il proprio esercito da 300.000 nel 2019 a circa700.000nel 2022, anche se le stime sono difficili se si consteranno i paramilitari e i volontari civili.Costruire un esercito e sostenerlo sono due problemi molto diversi e possono essere superati solo con il sostegno internazionale.

Nei prossimi anni la Russia intende logorare  l’economia ucraina fino a quando non potrà più sostenere un governo nazionale o schierare un esercito. Una volta esauriti gli aiuti esteri, il destino del regime di Kiev sarebbe segnato.

 La Russia raramente si ritira da una guerra a causa delle vittime. La rivoluzione bolscevica del 1917 costrinse la Mosca a ritirarsi dalla prima guerra mondiale, solo dopo la morte di oltre 1,8 milioni di soldati. Nella seconda guerra mondiale vittoriosa ebbe 25 milioni di morti.

Il 4 dicembre 2023l’intelligence della difesa britannicaha pubblicato su Twitter stime secondo cui la Russia aveva avuto 70.000 soldati uccisi e altri 220.000-280.000 soldati feriti, ma quasi altrettanti ne hanno avuto gli ucraini.

Rostov sul Don è il punto di sosta e il centro logistico dell’intero sforzo bellico russo. Anche il capo di stato maggiore Gerasimov e i suoi vice gestiscono il conflitto dal quartier generale del distretto militare meridionale della città. Se Kiev volesse realisticamente portare Mosca al tavolo delle trattative alle sue condizioni , dovrebbe puntare proprio su Rostov con enormi perdite esenza ottenere il risultato.

Risultato pressoché improbabile anche se la Nato dovesse intervenire direttamente nel conflitto con il rischio nucleare sia pure con armi tattiche.

Si va allora verso una pesantissima e costosissima situazione di stalloche potrebbe anche durare anni, almeno sino a quando l’industria e il sistema economico russo dovessero crollare come era l’intenzione iniziale dell’Occidente ed in particolare di Stati Uniti, Gran Bretagna, Paesi Baltici e Polonia.

Anche la recente scontata, ma comunque plebiscitaria, riconferma di Putin,fuori della propaganda di un regime autoritario, dimostra che complessivamente  il popolo Russo condivide le ragioni del conflitto e appare meno stanco rispetto a quello degli Stati Uniti e di alcuni Paesi europei.

Related posts

Si è dimesso per protesta contro l’attacco all’Ucraina, il direttore del mitico Teatro Bolshoi di Mosca: “Sono contro ogni guerra”

Redazione Ore 12

G7, Kiev: “Presenza ‘fisica’ Zelensky per difendere i nostri interessi”

Redazione Ore 12

In Ucraina la metà del sistema energetico del Paese è stato messo fuori uso dagli attacchi russi

Redazione Ore 12