Il Covid rialza nuovamente la testa facendo registrare una impennata dei casi non indifferente, soprattutto nell’ultima settimana di monitoraggio che va dal 22 al 28 agosto. E adesso è stata rilevata anche una nuova variante. Gli esperti, così come riporta il quotidiano Repubblica, sono molto preoccupati. Uno tra tanti è Massimo Andreoni, direttore scientifico della Simit (Società italiana malattie infettive e tropicali) che ha riferito: “Certamente i numeri in crescita del Covid, compresi i decessi che nell’ultima settimana sono arrivati a 135, sono motivo di apprensione perché siamo in un periodo dell’anno in cui la circolazione del virus non è mai stata particolarmente rilevante. In vista dell’autunno occorre un cambio di rotta, la circolazione del virus sarà più importante e la situazione epidemiologica preoccupa perché la campagna vaccinale per il Covid non è ancora decollata”. Anche il virologo Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario di azienda dell’IRCCS Ospedale Galeazzi – Sant’Ambrogio di Milano, fa le sue considerazione in merito alla situazione attuale e afferma: “Il Covid purtroppo è ancora fra noi, con un andamento ondulante in funzione anche dell’insorgenza e della presenza delle varianti. Questo rialzo, che si osserva nei numeri del virus in Italia, potrebbe essere l’effetto dell’ultima variante Xec, new entry che è in ascesa a livello globale, e ha una capacità diffusiva e di immunoevasione che sembra essere molto alta“. Tra i consigli di Pregliasco troviamo principalmente quello di effettuare un tampone in presenza di forme respiratorie dubbie e valutare l’assunzione del Paxlovid, il farmaco che evita gli effetti più pesanti per le categorie fragili. “Questi dati in crescita – conclude Pregliasco -, servono anche per ricordare l’importanza del richiamo vaccinale in autunno, sempre e soprattutto per gli anziani e i fragili, sia per quanto riguarda l’anti-Covid che il vaccino antinfluenzale. Oggi insomma è ancora il momento dell’attenzione rispetto a quelle che possono essere situazioni di rischio. E, soprattutto, preserviamo i fragili”.