Cronaca

Covid, nuova impennata di contagi, ma è contenuto l’impatto sugli ospedali

Salgono nell’ultima settimana i ricoveri, con infezione da SARS-CoV-2 in Italia. Lo evidenzia il monitoraggio settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità-Ministero della Salute che sottolinea come “pur osservando un ulteriore aumento del tasso di occupazione dei posti letto in area medica e in terapia intensiva rispetto alla settimana precedente, l’impatto sugli ospedali nel complesso resti contenuto”, inoltre, “nel periodo di monitoraggio, si osserva una lieve diminuzione dell’incidenza di nuovi casi identificati e segnalati con infezione”. Si conferma “la predominanza di ceppi virali ricombinanti riconducibili a XBB, ed in particolare alla variante d’interesse EG.5. Si assiste, inoltre, ad un incremento nella proporzione di sequenze riconducibili alla variante d’interesse BA.2.86, in accordo con quanto osservato in altri Paesi”.

Al 13 dicembre l’occupazione dei posti letto in area medica è pari a 11,9% (7.426 ricoverati), in aumento rispetto alla settimana precedente (10,7% al 06/12/2023). In aumento anche l’occupazione dei posti letto in terapia intensiva, pari a 2,7% (240 ricoverati) rispetto alla settimana precedente (2,5% al 06/12/2023). I tassi di ospedalizzazione e mortalità – evidenzia il bollettino – aumentano con l’età, presentando i valori più elevati nella fascia d’età 90+ anni; anche il tasso di ricovero in terapia intensiva aumenta con l’età.

L’indice di trasmissibilità (Rt) basato sui casi con ricovero ospedaliero al 05/12/2023 è pari a 0,80 (0,77 – 0,83), sotto la soglia epidemica e in diminuzione rispetto alla settimana precedente. L’incidenza di casi COVID-19 diagnosticati e segnalati nel periodo 07/12/2023-13/12/2023 è pari a 94 casi per 100.000 abitanti, in diminuzione rispetto alla settimana precedente (101 casi per 100.000 abitanti nella settimana 30/11/2023-06/12/2023). L’incidenza settimanale (07/12/2023-13/12/2023) dei casi diagnosticati e segnalati presenta variazioni in quasi tutte le Regioni/PPAA rispetto alla settimana precedente. L’incidenza più elevata è stata riportata nella Regione Lazio (148 casi per 100.000 abitanti) e la più bassa in Sicilia (2 casi per 100.000 abitanti). La fascia di età che registra il più alto tasso di incidenza settimanale è la fascia 90+ anni. L’incidenza settimanale è sostanzialmente stabile in tutte le fasce d’età. L’età mediana alla diagnosi è di 59 anni, stabile rispetto alle settimane precedenti. Stabile, rispetto alle settimane precedenti, la percentuale di reinfezioni: circa il 45%.

In sintesi, nella settimana compresa tra il 7 e il 13 dicembre 2023 si registrano 56.404 nuovi casi positivi a Sars-Cov-2 con una variazione di -3,8% rispetto alla settimana precedente (erano 58.637); 316 deceduti con una variazione di +1,0% rispetto alla settimana precedente (313). Sono 279.323 i tamponi effettuati con una variazione di -1,9% rispetto alla settimana precedente (erano stati 284.806). Tasso di positività al 20,2% con una variazione di -0,4% rispetto alla settimana precedente (20,6%). Il tasso di occupazione in area medica relativo al 13/12/2023 è pari all`11,9% (7.426 ricoverati) rispetto al 10, 7% (6.668 ricoverati) del 6/12/2023. Il tasso di occupazione in terapia intensiva relativo al 13/12/2023 è pari al 2,7% (240 ricoverati), rispetto al 2,5% (219 ricoverati) del 6/12/2023.

“Gli indicatori epidemiologici riflettono un lieve decremento della trasmissibilità virale, che fa ben sperare circa la possibilità che si riducano sia la mortalità che il tasso di ospedalizzazione, anche se quest`ultimo al momento resta contenuto. Questo risultato potrà essere ulteriormente migliorato se continuiamo a proteggere anziani e fragili sia con la vaccinazione che con l`accesso precoce alle terapie antivirali. È pertanto indispensabile, proprio per garantire le terapie più appropriate, che gli ospedali attivino o potenzino percorsi sempre più ampi di sorveglianza epidemiologica con la ricerca di tutti i microorganismi, sia virali che batterici”. Così il Direttore Generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute, Francesco Vaia.

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