“Israele sta facendo quello che ha detto da giorni di voler fare. Andranno avanti. Vedremo quali potranno essere le conseguenze politiche. Certo, Israele non è Hamas. E, quindi, la reazione di Israele, per quanto dura, è la reazione dura di uno Stato democratico e di diritto che vuole colpire i terroristi di Hamas, non la popolazione palestinese. A chi in questi giorni mi dice che Israele di questo passo diventa come Hamas, rispondo una cosa molto semplice: se Hamas avesse avuto, in questi anni, il potenziale bellico di Israele, Israele non esisterebbe più e non ci sarebbe più un ebreo, in Palestina. Questa è la differenza fondamentale”. Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, nell’intervista rilasciata al quotidiano La Stampa si esprime sull’azione di Israele collocandola in una cornice di ‘deterrenza’ e di necessità’. “Israele- spiega il ministro- ha la necessità di mostrare la sua forza perché la sua stessa sopravvivenza è legata alla capacità di deterrenza nei confronti di vicini ostili che, dalla sua nascita, lo vogliono distruggere”.
“Gli europei non si illudano, la guerra sarà lunga”. È la previsione politica del ministro della Difesa, Guido Crosetto, che sui fatti drammatici di Gaza ricorda che quanto sta accadendo è parte di uno schema prevedibile. Ecco le sue parole: “Chiunque conosca Israele, avendo visto i massacri di civili inermi opera di Hamas, sapeva che la reazione sarebbe stata durissima. L’ingresso dentro Gaza fa parte di questo copione obbligato”. “Hamas vuole la distruzione totale, in qualunque modo, di Israele e di tutti gli ebrei. È questo il loro scopo“, dichiara in un altro passaggio dell’intervista.
