Primo piano

Da Netanyahu nessun passo indietro e nessun riconoscimento dello Stato palestinese

 

Dopo aver parlato per 40 minuti con il presidente Usa Joe Biden, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha voluto precisare (postandole su X, ex Twitter) le sue affermazioni sul riconoscimento di uno stato palestinese. “La mia posizione – ha scritto, secondo quanto riportano i media israeliani – è riassumibile nelle seguenti 2 frasi. 1) Israele respinge definitivamente i diktat internazionali riguardanti un accordo permanente con i palestinesi. Un simile patto sarà raggiunto soltanto attraverso negoziati diretti tra le parti, senza precondizioni. 2) Israele continuerà ad opporsi al riconoscimento unilaterale di uno stato palestinese. Un tale riconoscimento, sulla scia del massacro del 7 ottobre, darebbe – ha concluso – una grossa ricompensa a un terrorismo senza precedenti e impedirebbe ogni futuro accordo di pace”. Va detto poi che nel corso della telefonata tra il premier israeliano e il presidente americano, riporta la Casa Bianca, Biden ha parlato della situazione a Rafah e ha ribadito che un’operazione militare non dovrebbe procedere senza un piano credibile ed eseguibile per garantire la sicurezza ai civili della città nel sud della Striscia di Gaza. Il presidente e Netanyahu hanno discusso anche dei negoziati sugli ostaggi in corso. Biden ha ribadito il suo impegno a lavorare “instancabilmente” per ottenere il rilascio di tutti gli ostaggi il prima possibile, riconoscendo la loro situazione spaventosa dopo 132 giorni di prigionia nelle mani di Hamas. Il presidente ed il primo ministro hanno discusso anche della situazione a Gaza e dell’urgenza di garantire che gli aiuti umanitari arrivino ai civili palestinesi che ne hanno disperato bisogno.

aggiornamento crisi mediorientale ore 14.05

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