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Dazi, Trump riceve dall’Ue una ‘risposta’ da 26 miliardi

I dazi doganali del 25% su acciaio e alluminio, voluti da Donald Trump, sono entrati in vigore segnando una nuova fase nella guerra commerciale tra gli Stati Uniti e i suoi principali partner commerciali. Il presidente americano aveva già tassato le importazioni di acciaio e alluminio durante il suo primo mandato (2017-2021), ma questa nuova tassa intende essere “senza eccezioni e senza esenzioni”, ha assicurato Trump durante l’annuncio all’inizio di febbraio. Di fronte alla decisione Usa, l’Ue ha immediatamente reagito. “Le contromisure che adottiamo  sono forti ma proporzionate – ha dichiarato la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, in una nota – mentre gli Stati Uniti stanno applicando tariffe per un valore di 28 miliardi di dollari, noi stiamo rispondendo con contromisure per un valore di 26 miliardi di euro. Questo corrisponde alla portata economica delle tariffe statunitensi. Le nostre contromisure saranno introdotte in due fasi. A partire dal 1 aprile e pienamente operative dal 13 aprile”.

“La Commissione – scrive Bruxelles – si rammarica della decisione degli Stati Uniti di imporre tali dazi, ritenendoli ingiustificati, dirompenti per il commercio transatlantico e dannosi per le aziende e i consumatori, spesso con conseguenti prezzi più elevati”. L’azione della Commissione europea è basata su un approccio in due fasi: la prima riguarda lo stop dal primo aprile alla decisione del dicembre del 2023 di sospendere le contromisure adottate su alcuni prodotti Usa in reazione alla prima presidenza Trump. Tali contromisure riguardano una gamma di prodotti statunitensi che in risposta al danno economico di 8 miliardi di euro arrecato alle esportazioni di acciaio e alluminio dall’Ue. Con il secondo passo, in risposta ai nuovi dazi  statunitensi che interessano oltre 18 miliardi di euro di esportazioni dell’Unione europea, la Commissione sta presentando un pacchetto di nuove contromisure sulle esportazioni statunitensi. Entreranno in vigore entro metà aprile, previa consultazione degli Stati membri e delle parti interessate. In totale, le contromisure dell’UE potrebbero quindi applicarsi alle esportazioni di beni
statunitensi per un valore fino a 26 miliardi di euro, corrispondente alla portata economica delle tariffe statunitensi. “Nel frattempo – conclude Bruxelles -, l’UE rimane pronta a collaborare con l’amministrazione statunitense per trovare una soluzione negoziata. Le misure possono essere revocate in qualsiasi momento qualora si trovasse una soluzione”.

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